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Si può pensare ciò che si vuole di Piero Pelù e della sua storia musicale, che soprattutto di recente non è stata proprio esente da critiche. Ma non si può negare l’importanza dei Litfiba, soprattutto dei primi Litfiba, nell’ambito del rock italiano.

Meno rilevante il versante delle critiche per Federico Fiumani e per i Diaframma, altro mattone fondamentale nella storia musicale italiana. Fiumani e Pelù, ripetendo un’esperienza antica, rimettono insieme le proprie attitudini e firmano il singolo e video di Buchi nell’acqua.

“Io e Piero ci conosciamo da una vita, esattamente dal 1978, quando eravamo tra i pochi appassionati di musica Punk a Firenze. Tutti e due col pallino di tradurre in musica questa passione e infatti formammo due gruppi : io la CFS band e lui i Mugnions Rock”.

“Ci siamo poi frequentati assiduamente nella prima metà degli anni ’80 quando, con le rispettive band, incidevamo con la fiorentina Ira records. Facemmo anche un’infinità di concerti insieme sia in Italia che all’estero. Erano i tempi di “Siberia” e “Desaparecido”.

“Nel 1985 incidemmo un maxi 45 giri dove c’era una mia canzone, “Amsterdam”, reinterpretata dai Diaframma e dai Litfiba… Adesso invece, dopo tutti questi anni, abbiamo deciso di scriverne una a quattro mani : si intitola “Buchi nell’acqua”.

“Ci siamo mandati pezzi di testo via via che ci venivano in mente, senza una direzione precisa, correggendo e aggiungendo. Poi una volta che il testo ci sembrava finito ci siamo visti e in un pomeriggio abbiamo scritto la musica, diciamo che la strofa è mia e il ponte e ritornello è suo e che ognuno canta le cose che ha scritto”.

“Il testo parla dell’entusiasmo per una nuova storia d’amore e della delusione quando finisce, appunto la sensazione che aver fatto un buco nell’acqua ma nonostante questo hai voglia di innamorarti ancora, perchè ti fa sentire vivo”.

“Nel retro c’è una versione di “Amsterdam” del 1985, registrata nella mitica cantina di Via De’ Bardi a Firenze…”