Gregorio Sanchez completa il proprio ultimo lavoro pubblicando su tutte le piattaforme di streaming e download Luna di Miele, Fine del Mondo, secondo ep che, insieme a Nelle Parole Degli Altri, compone il lato A del disco Luna Di Miele, Fine del Mondo/Nelle Parole Degli Altri, in uscita a maggio ma già disponibile in pre-order al link https://sme.lnk.to/LunadiMielefinedelmondo-Nelleparoledeglialtri in una edizione in vinile di 8 tracce con le illustrazioni di Fat Gomez.
Luna di Miele, Fine del Mondo/Nelle Parole degli altri sono due stanze della stessa casa, il racconto raffinato e delicato dei pensieri e della vita di una generazione che si sta ricostruendo, nella quotidianità e nelle idee: se in Nelle Parole degli Altri, Gregorio racconta una generazione, quella dei primi anni ‘90, cresciuta con ideali inconsapevolmente imposti (la concezione del lavoro, della famiglia, ecc), in Luna di Miele, Fine del Mondo, racconta come questi ideali abbiano inciso nei rapporti, attraverso il legame di una coppia che ha sullo sfondo ha l’apocalisse:
Credo che i modelli di famiglia borghese, del focolare domestico, dei progetti di vita prevedibili e costruiti a tavolino siano ormai anacronistici, inadatti al declino a cui stiamo andando incontro, sia umano che ecologico. A maggio 2020 è iniziata la mia prima esperienza di convivenza. Il mondo era cambiato improvvisamente e qualcosa nella società si era irreversibilmente incrinato. Questa consapevolezza ha cominciato a farmi vivere diversamente la mia relazione. Da qui nasce l’idea della seconda parte del disco
Gregorio Sanchez traccia per traccia
Pianoforte e voce tranquilla sono gli elementi di base per volare a bordo dell’Aliante di Gregorio. Ma il ritmo cresce, mentre si guarda in avanti ma si pensa all’indietro, e si rimane nel blu. Musiche per sax e archi a chiudere un brano delicato e molto intimo.
Fiati e una certa tranquillità di fondo si rilevano anche in Mentre balli con il cane, che parla anche di buchi siderali e di un agosto lavorativo. Ci sono anche risate però, in un pezzo sinuoso, con la chitarra e con un andamento vagamente tropicale.
Si raccolgono poi i Trucioli, per una partenza che lascia dietro di sé molte cose non dette. Fulmini nel petto, furia del mare, calma del deserto e altre immagini potenti per un brano che ondeggia con grazia e gentilezza, con un finale tra jazz e colonna sonora.
Infine, ecco i racconti, con qualche influenza del songwriting americano, di Matrimonio, luna di miele, fine del mondo, tra profezie che riguardano il futuro. Ma mentre si bacia la sposa, ecco che il suono cambia e si fa rock, per un finale dinamico.
Bel lavoro, anche limitandosi soltanto a questa seconda parte, quello di Gregorio Sanchez: un suono omogeneo e gentile permea quattro canzoni che stanno in piedi da sole e che restituiscono la statura di un cantautore in crescita ma anche di una proposta musicale già importante.

