Dopo le anticipazioni Tagliola e Chiù, arriva l’ultimo estratto dal nuovo album di Ricche le Mura, Un Ragno, il Suo Uovo e Noi Dentro, in uscita il 16 maggio per La Tempesta Dischi. Si chiama Mani di Sole ed è il brano che anticipa uno dei temi fondanti del nuovo disco: la morte, vista come un oceano da cui veniamo e a cui tutti
torniamo.
Una serie di esistenze che si susseguono: prima un uomo, poi una volpe e un topo, e via così per sempre. Il riferimento alla reincarnazione, non viene da un punto di vista metafisico, ma vuole essere solo una suggestione. L’espediente é usato per ridimensionare l’importanza dell’individuo ed esaltare quella della collettività.
Mani di Sole è quindi un invito a sentirsi piccoli di fronte alle infinite vite che ci circondano e quindi
concentrare i propri sforzi per il progresso della società tutta. Il testo malinconico racconta della morte in modo però leggero e luminoso. L’arrangiamento incarna queste molteplici sfaccettature intrecciando fasi più gioiose e ritmiche ad altre più distese, alternando all’indie-rock sfumature di pop e di folk.
Il pezzo nasce da un triste incontro che feci una notte tornando da una festa. Ero in tangenziale e da lontano scorsi un oggetto non ben definito in mezzo alla strada, una cosa strana, avvicinandomi vedevo che si muoveva, frenai e scoprì che erano due cuccioli di volpe. Uno era stato investito e giaceva lì senza vita, l’altro col muso dava dei piccoli colpetti al suo compagno, come a tentare di risvegliarlo. Scesi dalla macchina e raccolto il corpicino lo posai in mezzo all’erba alta di un prato lì vicino, così almeno da togliere dal
pericolo l’altro cucciolo
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