Plebbo torna con il nuovo singolo Mentine, Sushi e Coca Cola, un brano che unisce immagini surreali e riflessioni profonde. In questa intervista ci parla del suo modo di scrivere, del rapporto con la sua musica nel tempo e della sua evoluzione artistica.

Mentine, Sushi e Coca Cola esplora la nostalgia e il simbolismo, raccontando un’esperienza surreale. Quanto è importante per te, come artista, riuscire a trasmettere immagini ed emozioni così vivide attraverso la musica?

Penso sia tutto per un artista. Citando Jeff Buckley, la composizione è cercare di plasmare un suono per suscitare un’emozione, e utilizzare parole giuste come mezzo per trasmettere le emozioni.

Nel brano si avverte una certa sensazione di contrasto tra la vita vissuta e la riflessione sulla morte. Hai mai avuto momenti in cui ti sei trovato a riflettere su scelte importanti e sul loro impatto, come il protagonista della canzone?

Sempre in realtà, però poi penso che il passato sia passato e che sia inutile rimuginare se non per “piacere.”

La tua carriera musicale è iniziata da poco, ma sembra che tu abbia già trovato una tua voce. Come descriveresti il tuo stile musicale e come pensi che evolverà nei prossimi anni?

Non lo definirei nei canoni di un genere musicali, cerco semplicemente di scrivere canzoni che mi piacciano, nelle quali il filo conduttore è il mio punto di vista riguardo il mondo e la composizione.

Hai scritto Mentine, Sushi e Coca Cola molto tempo fa. Che cosa pensi della canzone oggi rispetto al momento in cui l’hai scritta? C’è qualcosa che ti colpisce di più o che hai cambiato nella tua visione?

Questa è una bella domanda. Sicuramente il brano non mi suscita più ciò che mi suscitava al momento della scrittura, però lo ritengo ancora molto valido e interessante, anche se non rispecchia perfettamente dove mi trovo oggi artisticamente. Detto ciò, lo ritengo comunque un brano con una forte personalità che ha assolutamente un senso di esistere.

Con l’arrivo del featuring con Byron, hai esplorato un nuovo lato della tua musica. Ci sono altri artisti con cui sogni di collaborare, o che pensi potrebbero portare qualcosa di unico al tuo prossimo progetto?

Onestamente non è una cosa a cui penso tantissimo, anche perché molti dei miei idoli purtroppo non ci sono più. Sicuramente, in questo momento, il mio featuring dei sogni sarebbe con Thom Yorke.

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