Paintsens è l’ultimo lavoro di Odeeno: per la prima volta in vinile per l’etichetta Tedesca Dezi-Belle Records contiene quindici tracce dal suono lo-fi, passionale e malinconico.
Come nasce il concetto di “Paintsens”?
Paintsens è una parte del mio essere, se non tutto il mio essere in sé e per sé, è l’insieme di tutto quello che ho vissuto nella mia vita. Ogni disco è un insieme di esperienze, di incontri , di influenze musicali, di sentimenti, di amori e di dolori. Ogni volta che inizio un lavoro cerco di trasmettere tutte le emozioni che ho provato in quel periodo in quel momento , attraverso un sample o un tempo diverso nel break di batteria.
In questo disco penso di essere andato oltre, Paintsens per me non è un classico beat-tape, tutto nasce dall’espressione dei colori, e della creazione di qualcosa di immortale come fanno i pittori sulle proprie tele, il concetto sta in questo: dal nulla il tutto, dall’essere al non essere, volevo esprimerlo in musica dando un idea che ogni singolo suono di questo disco sia uno schizzo di pittura, una forma, un colore, qualcosa che illumini l’anima.
I colori rappresentati sono cinque, proprio come i sensi, quelli che rendono l’essere umano, uomo che va oltre, la raffigurazione dell’anima attraverso il disegno dei sensi, disegni che io in primis immagino astratti ma che ognuno può immaginare come meglio vuole.
Il disco è frammentato in quindici pezzi che non superano mai i due minuti. Vuoi spiegare questa scelta di “compattezza” dei brani?
Che ci sia una compattezza cosi evidente è un puro caso , non è stato voluto, ma riguardo la lunghezza dei beat lì c’è un perché: in un secondo può accadere di tutto come non può accadere nulla. I miei beat li ho sempre immaginati come piccoli momenti, principalmente di perdizione della mente, riflessioni, sogni , relax mentale, è sempre questo che ho voluto trasmettere, e non durano mai per molto tempo, sono brevi e intensi, concentrati.
Perché la scelta del vinile? Che cosa significa per te?
Non è stata una scelta, è venuto cosi, all’improvviso un messaggio sulla mia pagina Odeeno di Facebook da parte della Dezi-Belle Records che mi propose questa uscita in vinile con loro. Io arrivavo da un background principalmente di etichette che mi avevano stampato sempre e solo in cassetta, supporto che amo, ma che non è cosi grande e unico come il vinile, che dà quel suono così corposo e “verace”, se la vogliamo mettere così.
E’ reale, sentirlo scorrere e sentire quel “bruciare” come il fuoco mi ha sempre emozionato. Io campiono principalmente da vinile, difficilmente uso altri supporti, oggi come oggi si campiona da tutto, ma io sono ancora attaccato a questo tipo di campionamento mi stimola di più aiuta alla ricerca, e si comprendono veramente molte piu cose.
L’ascolto è assoluto in quel momento in cui si sta per campionare una nota o un break. Uscire per me in vinile è il Sogno, campionare da vinile per crearne uno del tutto nuovo, con suoni nuovi, un puzzle che si ricrea. La maggior parte degli artisti che amo sono nella mia collezione di dischi, proprio come J-Dilla, il mio punto di riferimento piu grande nei beat, colui che mi ha lanciato a sperimentare e creare questi famosi “BEAT” che io ascoltavo in maniera stupefatta. Il vinile per me è la prova che ora Odeeno esiste e sia riuscito realmente a rimanere qualcosa , perché il vinile è immortale.
Vuoi parlarci degli ospiti di questo lavoro?
Gli ospiti di questo disco sono quattro, uno dei quali è anche il grafico del progetto, e inizio proprio da lui, Omar Emshi Nasser. L’ho conosciuto così per caso, guardando i partecipanti di Captain Futuro Beat Contest organizzato da Esa – ElPrez. Sentii questo beat spaziale (all’epoca anch’io non ero chissà che), mi stupì molto il suo modo di mettere gli effetti col Kaos-pad, e lo contattai per capire come facesse. Tutto nato via web, come gli altri presenti in questo disco.
Lui di Torino, io di Napoli, posti diversi, mentalità diverse ma una passione in comune i beat e anche l’amore per Dilla. Lui venne a trovarmi a Napoli un po’ di giorni e lì lo conobbi meglio, e da quella mini-vacanza in poi l’ho reputato sempre uno dei miei amici oltre la nostra passione, il lavoro insieme nato dopo vari e vari anni di conoscenza nel beat.
Emshi suona i due riff di chitarra, lui anche ottimo grafico, e la collaborazione come grafico è nata dopo e ha rispecchiato al 100% quello che volevo, nel modo che volevo. Fatb è un altro degli ospiti, anche lui campano ma non di Napoli. Anche con lui non c’era mai stata una conoscenza ravvicinata prima che mi invitasse nel suo disco in vinile uscito sempre per Dezi-Belle Records. Sono presente nell’ultima traccia.
Ci vedemmo per scambiarci i reciproci lavori io uscii in cassetta per la BLVNT-RECORDS ci incontrammo al centro di Napoli proprio a una serata di beat, l’ho invitato nel mio disco perché, sia per sound sia per anima, rappresentava quella parte mancante per me nel disco.
Drwn è svizzero, invece Ziga è sloveno, entrambi li ho conosciuti attraverso i beat e la ricerca di artisti che potessero fare qualcosa di vicino a me, entrambi beatmaker della scena lo-fi di un certo spessore e proprio per la stima reciproca che proviamo l’uno verso l’altro mi sono sentito di invitarli.
Con Drwn ho collaborato nel disco Kindleavs uscito per Blvnt Records in cassetta. Invece con Ziga avevo già lavorato in un altro mio disco uscito per la Inner Ocean Records, sempre in cassetta. Sono molto felice di aver collaborato con tutti loro nel mio disco, li stimo e li rispetto. Hanno fatto sì che il mio disco avesse quel tocco in più.
Ci sono altri beatmaker italiani ai quali ti ispiri? Chi sono e perché?
Ci sono beatmaker italiani ai quali mi ispiro, sono Gsq, Bonbooze, Deda, Biga, Bioshi, Oohgi, Daryo Bass, Hlmnsra, Iken, Brianoze, Dirton e tanti altri, ma più che ispirazione io direi uno stimolo a fare sempre meglio. Parecchi di questi sono miei amici.
La scena beat in Italia ha avuto un suo boom anni fa, uscivano tutti come funghi uno più forte di un’altro la scena era in fermento uscivano prodotti e tape, uno dietro l’altro, ero affascinato. Parecchi di questi dischi hanno formato l’Odeeno di ora e io li ringrazio: mi hanno permesso di arrivare fino a qui, continuo ad ascoltare i loro prodotti e continuo a esserne affascinato, amo i beat come penso che li amino loro.
Ho conosciuto questo mondo prima di tutto perchè c’erano ragazzi prima di che lo facevano, ognuno di loro mi ha insegnato qualcosa e attraverso l’ascolto dei loro beat ho capito un sacco di cose. I beatmaker che più mi hanno influenzato sono oltre oceano come Madlib, Dilla, Knxwledge, Flying Lotus, Mndsgn e il loro sound mi ha sempre affascinato, ognuno con un proprio stile, e un sound unico. Grazie a tutti , grazie per questo magnifico mondo dei Beatmaker e dei sample. Beats for life and love.
Odeeno traccia per traccia
Si parte dalle voci sparse e piuttosto soul di Beyond The Eyes, su tappeto sonoro luminoso ma essenziale. A seguire Black is the Color, che ha meccanismi più rallentati e laboriosi.

Hidden Sun, con Ziga Murko, eredita un po’ di ritmica dal brano precedente ma dà un senso di movimento maggiore.
Toni che si abbassano un po’ in Positivemud, con voci che emergono da un andamento dolce. Senso leggermente più drammatico in Crystal Hands, stemperato però da suoni scintillanti.
Slowlake ha un procedimento circolare, con pochi suoni a rotazione. Di nuovo il sole, e qualche nota di chitarra, in Waning Sun, con Emshi.
Si arriva al brano più lungo del disco (due minuti): Love in D è anche uno dei momenti più “black”, con influenze che però rimangono sempre sul pelo dell’acqua.
Rough Desk riprende i movimenti rallentati. Fatb appare in Smiling Mountain, altro ritmo che gira su se stesso.
Effetti appena accennati quelli di Shadowline, mentre quando si passa a Smooth Brushes, con Drwn, ci si trova di fronte a un background molto più affollato.
Brokncanvass è portatrice di dubbi e di movimenti che qui sembrano più dolorosi. Si torna a scintillare un po’ con Blucloud. Si chiude con passo morbido, grazie a Walking Away.
Disco interessante quello di Odeeno che lascia quindici piccoli graffi elettronici meritevoli di attenzione.

