José Andrés Tarifa Pardo: è ora di aprire gli occhi

José Andrés Tarifa Pardo, nato a Viadana (MN) il 30 luglio
1991, è cresciuto ascoltando la musica dei cantautori italiani (da Buscaglione e Gaber a Bennato e Capossela). Il suo ultimo singolo si intitola Tarantella de’ Briganti. Lo abbiamo intervistato.

Partiamo dal tuo nuovo singolo: come nasce e a che cosa fa riferimento Tarantella de’ Briganti?

Tarantella de’ Briganti nasce dall’esigenza di scrivere un testo di denuncia ma allo stesso tempo di elogiare la bellezza italiana, portando l’ascoltatore a riflettere sui veri problemi italiani e rendersi conto che è ora di aprire gli occhi, di cambiare e non dimenticare. È una canzone sicuramente satirica.

La canzone arriva dal tuo ultimo disco, Melting Pot. Come lo descriveresti a chi ancora non lo ha ascoltato?

Melting Pot vuole essere l’uscita dall’inferno quindi una sorta di cammino nel Purgatorio. Ho voluto avvicinarmi e soffermarmi di più sui problemi della società, intervallandoli  a situazioni più personali. Musicalmente ho voluto dare un’impronta diversa per ogni canzone  cercando di creare un ossimoro tra musica e parole.

Melting Pot significa  calderone, al cui interno vivono e si fondono generi diversi, per creare un’identità condivisa e unica. Questo è il Melting Pot, sette canzoni, sette stili musicali diversi, sette storie diverse, racchiuse in un unico progetto.

Hai numerose esperienze teatrali alle spalle. Che cosa ha regalato il teatro alla tua musica?

Ho avuto la fortuna di incontrare da ragazzo la compagnia Teatro Magro che mi ha accompagnato nel mondo del teatro e della performing-art.
Ho avuto la fortuna poi di entrare a far parte di questa Cooperativa Teatrale diventando socio dipendente, coprendo ruolo di organizzatore di eventi e performer.

Ho partecipato anche a molti workshop organizzati da Teatro Magro con artisti nazionali e internazionali che sicuramente mi hanno segnato in positivo.

Quali sono i tuoi punti di riferimento musicali?

Ho avuto tante influenze musicali e tanti artisti  da cui mi sento coinvolto, negli anni sono cambiati, sono mutati perché ho sempre cercato nuove sonorità e stili di scrittura diversi. Battisti, De André, Tenco, Petrolini, Gaber come tutti i grandi cantautori dai primi anni del ‘900 a oggi.

Ma anche la musica rock e hard rock, il punk hanno influito nel mio modo di volere far nascere una canzone. Come dicevo sono sempre alla ricerca, e scopro ogni giorno generi, gruppi, cantanti nuovi che possono lasciare in me un qualcosa. La musica andina, balcanica, la musica popolare russa o della Grecia.

Se devo scegliere un artista sicuramente Vinicio Capossela racchiudere nella suo stile tutti questi generi. Sono tanti gli artisti che mi hanno “guidato” e a cui mi sono ispirato maggiormente ma il quartetto Battisti, De André, Tenco e Gaber diciamo che è  sempre stato il mio punto di riferimento quando non trovavo la strada giusta.

Il tuo album è del 2019. Hai già idee per un nuovo lavoro?

Sto già iniziando a lavorare a un terzo progetto, in cui saranno presenti collaborazioni con altri artisti , che ho conosciuto in questi anni in giro per l’Italia. Se volete rimanere aggiornati potete trovare le informazioni sulla mia pagina Facebook e Instragram digitando il mio nome e cognome.
José Andrés Tarifa Pardo.

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