L’emozione di un viaggio, di un Festival, di un ballo nella pioggia: le esperienze arricchiscono vivide il testo di Centomilavoci, una canzone ma anche un racconto firmato da Alchimista.
“Centomilavoci” è un brano che racconta ed esalta la capacità della musica di unire e di connettere le persone fra di loro. La scorsa estate, oppresso dalla routine quotidiana, sono partito per un viaggio durante il quale l’evento culminante è stato un Festival. Durante uno dei concerti, sotto la pioggia battente, ha iniziato a formarsi dentro di me, all’altezza dello stomaco, una sensazione di calore e di felicità che non avevo mai provato prima e che, grazie all’atmosfera magica e surreale del contesto in cui mi trovavo e alle migliaia di persone che cantavano insieme a me, si è amplificata sempre di più.
Sono rimasto molto colpito da come la musica possa essere a volte l’unico catalizzatore di tutte le diversità e di come rappresenti uno dei pochi elementi di unione esistenti, in grado di connettere fra di loro e in così poco tempo, persone che fino a poco prima erano degli sconosciuti.
Al mio ritorno in Italia, dalla rielaborazione di questa esperienza, è nata spontaneamente “Centomilavoci”; una canzone nella quale, attraverso la fusione fra le immagini presenti nel testo e una produzione musicale dalle sfumature pop rap, hip-hop, contemporary R&B, ripercorro i momenti salienti del mio viaggio, che mi hanno portato a questa realizzazione: perfetti sconosciuti possono entrare in un contatto vero e profondo in pochissimi minuti, grazie al potere della musica di farci vibrare alla stessa frequenza.
Grazie alla magia della musica, che oltrepassa ogni barriera linguistica e culturale, mi sono ritrovato a cantare, ad emozionarmi e a condividere le stesse sensazioni e gli stessi brividi, con le migliaia di persone che erano intorno a me, sentendomi una cosa sola e in armonia col tutto”.

