Buon Appetito è il disco dʼesordio dei Fantasia Pura Italiana, una band di Prato con larga propensione alla satira, alla pochade e al cambio di orizzonte sonoro.
Si parte subito con una descrizione del tessuto nazionale con metafore ferroviarie in Ai Lati d’Italia (non sfugga la volontà di fare giochi di parole, anagrammi e palindromi, come in questo caso).
La Terra è Terra accelera i ritmi e si colora di patchanka, mentre Ovetto Grinder rallenta in parte ma mette in evidenza le qualità della chitarra.
Il Lupo è cattivo si dipana su cambi di ritmo e di atmosfera, come se si trattasse di una mini-suite. Si torna all’acustico con La Gitana, che corre in modo molto intenso, sempre senza perdersi troppo sul serio, ma dimostrando una grande padronanza di ritmi e sonorità.
S.B.A.M. se la prende con politica e pubblicità, con numerose variazioni sul tema. Partenza di basso che slappa in Una Bellissima Farfalla, che si trasforma rapidamente in filastrocca.
Plastic Man appoggia un interessante dialogo pianoforte-chitarra su un rock accelerato. Vaticano Vaccipiano ha un atteggiamento punk, corre e si fa guidare per lo più dalla chitarra. Milf parla di miti d’infanzia e di ciò che diventano crescendo, con i toni della ballata struggente.
Senza dubbio buona e ben elaborata la parte musicale del disco, i testi sono convincenti soprattutto quando prendono di mira un obiettivo, meno quando sparano nel mucchio. Tuttavia le qualità da strumentisti della band sono davvero notevoli ed è facile pensare che il futuro porterà ulteriori miglioramenti.