Francesco Bertoletti (C’esco) e la sua band di sette elementi formano C’esco e i musicanti di Brahma: dopo anni di ricerca sonora Francesco riesce finalmente a formare la band dando una nuova vita alle sue canzoni. Da questa fusione nasce una musica energica e d’impatto, di stampo cantautorale. Un sound molto ricco, dove trovano spazio sia strumenti acustici ed elettrici tipici del rock e del folk classico, come chitarre, violino e batteria, sia strumenti etnici quali: didgeridoo, bouzouki e banjo. Mutazione è il disco d’esordio della band di Lecco.
C’esco e i musicanti di Brahma
Già Macchia di Rosa, la traccia di apertura, presenta un tipo di sound e di costruzione che si può definire singolare: il violino accompagna un pezzo dai tratti furibondi, con caratteristiche psych e prog mescolate al folk. Molto più lineare La forza, che si immerge in una dimensione acustica ma determinata. Più morbida Timore d’amore, con tratti in leggera crescita e caratteristiche di cantautorato folk-rock.
Orbitante ha suoni estremamente morbidi da ballata melodica e quasi favolistica. Mutazione alza decisamente i ritmi, mantenendo linee folk ma ottenendo intensità battagliere. Tra discorsi in inglese e un cantato particolarmente drammatico, Pagante Spettatore parla di guerra e indurisce i suoni.
Credo nell’uomo gira intorno ai giri di chitarra, per una sorta di preghiera laica. Semplicemente vivi porta una buona carica vitalistica. Si chiude con Un discorso sospeso, sentita e toccante ballata finale.
Buon disco, quello di C’esco e i musicanti di Brahma. La band segue le linee del folk ovunque la portino, cioè ogni tanto anche lontano dai punti di partenza. Ed è un bene, perché il risultato è un disco dai colori vividi e differenziati.