Promosso da cavalli-palloncino che sorvolano le nostre città, domani esce Sulle ali del cavallo bianco, il nuovo lp di Cosmo. Quinto album della carriera del cantautore electro-synth-dance-pop originario di Ivrea, il lavoro è atteso con molta curiosità e attenzione. Per gustarcelo al meglio, ripercorriamo alcune delle tappe più significative della carriera di Cosmo grazie a quattro video, come al solito nella nostra Degustazione verticale.
Ho visto un Dio, “Disordine” (2013)
Sfondi abbastanza psichedelici, ballerine che si muovono con una certa agitazione, rami d’albero e un Cosmo molto asciutto e molto giovane che canta di aver visto un Dio in vari posti, tra cui nelle droghe più incredibili. C’era una certa ingenuità ma anche già molto talento pop in questo primo clip, Ho visto un Dio, appunto, uscito il 27 marzo 2013 e primo estratto dal disco d’esordio, Disordine. Diretto da Gabriele Ottino, il video fece da apripista a un disco ancora acerbo per certi versi ma già rivelatore.
L’ultima festa, “L’ultima festa” (2016)
Pensi a Cosmo che “si beve la notte”, pensi a L’ultima festa e ti viene in mente la discoteca. E invece no: il video, uscito il 25 marzo 2016, è un montaggio delle immagini tratte da una delle feste di Carnevale più folli d’Italia, la famosa battaglia delle arance di Ivrea, in cui alcune centinaia di cittadini, irreprensibilmente piemontesi per il resto dell’anno, si scatenano tirandosi addosso agrumi e facendosi malissimo per ore. L’immagine più celebre del clip è quella di Cosmo stesso che se la ride con il sangue che gli cola dal naso. Una rappresentazione selvaggia e colorata di divertimento e spensieratezza.
Sei la mia città, “Cosmotronic” (2017)
Con la regia di Jacopo Farina, si cambia decisamente ambiente e contesto per Sei la mia città, che esce il 26 maggio 2017 ma che racconta una storia di alberghi e di musicisti che per scacciare la noia si divertono, ballano e stanno insieme, con sullo sfondo palazzi scarsamente distinguibili.
«Non è un caso che mi sia venuto un pezzo in cui si parla di tornare a casa e di viaggiare. Ho sempre fatto tour da una settantina di date all’anno, nell’ultimo addirittura novanta e poi, in tutto questo turbinio, è stato un anno intenso e di crescita rapida. Il pezzo è dedicato a una persona e alla casa, anche se mi rendo conto che sia stato molto più virato verso la città. Ho fatto una metafora, ma mi piace anche questa cosa, perché in effetti ho voglia di organizzare cose nella mia città, tirare su delle situazioni che prima pensavo impensabili, vorrei creare qualcosa lì.»
cosmo
Quando ho incontrato te, “Cosmotronic” (2018)
E’ ancora Jacopo Farina a occuparsi del video di Quando ho incontrato te, che pur appartenendo sempre a Cosmotronic, esce circa un anno dopo Sei la mia città. Qui c’è un Cosmo alle prese con i sensi di colpa originati dalle felicità borghesi, mentre recupera le ballerine e si veste di broccato, per essere all’altezza della villa antica in cui parte del clip è girato. E mentre il musicista fa a pugni con i ricordi, si ammirano le coreografie e si apprezzano i ritmi, mentre lei dorme beata, ignara dei molti pensieri che si agitano nella testa di Marco Jacopo.