Si chiama Disco di platino il nuovo album dei Dance with the bear, in uscita il prossimo 24 ottobre e distribuito da Alka record label. L’uscita dell’album è stata anticipata dal singolo Non cadere sulle spine e include nove pezzi chiaramente inscritti nell’universo di riferimento dell’electro rock, con ritmi e suoni che pescano dal metal e dalla dance.
Dance with the bear traccia per traccia
Il disco si apre con le note e i ritmi piuttosto picchiati, in senso electro rock, di Superficiale, che si spinge fino ai limiti del dancefloor. Sputare sulla gente accelera ulteriormente, si rivela vibrante, concede poche pause e utilizza tutti i suoni sintetici a disposizione per creare un ambiente violento ma lucido. OkNonVengOk pesta più duro sul versante rock, forzando il drumming e disegnandosi a partire da idee acide.
Ecco poi Non cadere sulle spine, il singolo, che fa apprezzare ritmi leggermente meno ossessivi ma anche in grado di accogliere un testo ragionato. Meno ragionamento si percepisce invece in Organizzare un rave, che torna a ritmi picchiatissimi e punta molto sull’impatto frontale.
Eccoci a Manicomio commerciale, tra urla belluine e percussioni sintetiche. Seguita da P.A.I.P. (Pipol Ander Inglish Pressure), pezzo cazzaro per eccellenza ma anche divertente e ben ritmato. Tutt’altre idee quelle di Scegliere, oscura e molto cupa, quasi senza sbocchi di speranza. Si chiude con Credevo di essere Marlyn Manson, che sceglie una ritmica che può ricordare The Beautiful People, descrivendo abissi ed eccessi con protervia e grande dispendio di elettricità.
Un disco che colpisce, quello dei Dance with the bear, quasi in senso fisico. I nove pugni in faccia che la band riserva sono ricchi di potenza ma anche costruiti in modo da non oscurare testi leggeri ma azzeccati.
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