L’istinto dei Dealma #TraKs

Si chiama Ritual il nuovo disco dei Dealma (qui la recensione), rock band sulla piazza da una decina d’anni ma arrivata ora al secondo disco, tre anni dopo 13. Li abbiamo intervistati.

“Ritual” dà l’impressione di essere un disco piuttosto compatto e convinto: con che atteggiamento avete affrontato le lavorazioni?

In Ritual il nostro approcio è stato di piena libertà con un passo più maturo, abbiamo voluto che fosse un disco piu quadrata e diretto, ed è stato veramente  soddisfacente centrare l’obiettivo.

E’ difficile descrivere lo stato d’animo del momento e come è stata affrontata una composizione. Per la maggior parte si tratta di istinto, anche influenze di passaggio, sicuramente abbiamo dosato un pelo più l’istinto in relazione al disco precedente…

Ci abbiamo ragionato di più sopra, cercando di focalizzare cosa la nostra testa immaginava. L’espediente essenziale rimane il relax, abbiamo registrato in un mese chiusi in una casa di campagna a 200 metri dal mare. La cosa che più ci aiuta nella composizione e nella registrazione è staccarci fisicamente dal mondo di ogni giorno.

Il titolo, il concept della copertina e alcuni testi sembrano alludere a una dimensione esoterica: potete spiegare il concept dell’album?

Abbiamo voluto rappresentare l’uomo nel suo viaggio mentale e spirituale legato anche al tempo ciclico, sempilcemente un richiamo alla vita e i suoi passaggi, e non nascondiamo che siamo attratti dall’affascinante filosofia esoterica, ci attira tutto ciò che è magico e spirituale…

“Premonitions” ha qualche aspetto e qualche inciso che porta alla mente una serie di pezzi vintage che vanno da “Thriller” a colonne sonore di film horror tipo “Don’t fear the reaper”: come nasce il brano?

Premonitions nasce da una bozza di brano datata, via tutti gli strumenti! Abbiamo isolato e registrato solo la batteria per poi reinventare sopra una struttura armonica a partire dal basso fino ad arrivare dopo varie operazioni a cuore aperto, al prodotto finale.

E’ un sistema che adottiamo spesso: prendere brani di altri progetti e altre band che ci hanno riguardato in passato e utilizzare solo una linea o una parte in particolare (senza far sentire agli altri membri il brano finito in modo da non influenzarli) e costruirci piramidalmente una struttura armonica sopra.

Riguardo Thriller è un brano che ci fa impazzire , quindi direi che potresti aver fatto centro.

“Love Without Mouth” si stacca dal resto del disco per atmosfere: come nasce la canzone?

Quel determinato giorno, in una stanza si creò Beliefs Valley e in concomitanza in un’altra stanza della casa Love Without Mouth, il diavolo e l’acqua santa!

Il brano deriva dall’incontro di una bozza di batteria piuttosto dolce con un giro armonico di accordi che erano in cantiere e aspettavano di essere infilati in un brano se vogliamo un po “fuori dagli standard Dealma”: anche se non si direbbe, siamo dei romanticoni.

La fusione di un testo piuttosto sentito con la voglia di fare un brano elegante hanno maturato il prodotto finito. un brano che a noi piace moltissimo.

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