Il pianista e compositore Fabrizio Paterlini pubblica Secret Book. Registrato, mixato e masterizzato ai Digitube Studio da Carlo Cantini e Fabrizio Paterlini a gennaio 2017, Secret Book arriva a quattro anni di distanza da The Art Of Piano, un album in piano solo, esattamente come Viaggi In Aeromobile, il disco di debutto del 2007.
Secret Book, il nono album, prosegue il percorso di ricerca intrapreso ed è il risultato di un’accurata selezione di musiche composte da Paterlini negli ultimi due anni, con arrangiamenti in piano solo che si fondono con archi ed elettronica. Viola, violino e violoncello si amalgano con il piano e devices elettronici in un un unico flusso che trasporta l’ascoltatore in vibrazioni eteree.
Mellotron, moog bass, sintetizzatori e drum machine, tutte suonate in tempo reale, senza loop, arricchiscono e rinforzano l’impronta nostalgica che da sempre caratterizza Paterlini, mostrando allo stesso tempo l’interesse dell’artista verso la sperimentazione elettronica, una doppia anima che si alterna tra la classica e la ricerca sperimentale.
Fabrizio Paterlini traccia per traccia
Il disco si apre con la cascata di note di Movie Theme (Prologue), sorretta anche dagli archi, mentre Narrow is the Way comincia a inserire nel tracciato qualche idea elettronica, che si intensifica man mano che la traccia procede, pur senza diventare mai troppo invadente. Più classiche le sensazioni di una malinconica While Everything Burns.
Con Space walk non si accentuano tanto le caratteristiche “spaziali” del discorso, quanto una dimensione intima, che l’uso dell’elettronica non fa che rendere più appuntita. Si torna ad ambienti electro anche con shARP, in cui il contrasto tra chiari e scuri è particolarmente evidente. You, again alterna momenti “classici” ad altri più ritmati e contemporanei. Before the storm è dominata dai suoi cristallini e inquieti del pianoforte.
One word, at last si ritrova in mondi cinematografici/fantascientifici che possono far pensare a certo electro-pop del passato (Alan Parsons Project, per esempio). IF instilla ritmi nervosi su un background vellutato. Si scivola poi sulle tematiche fluide di First Day, mentre Kepler (part I) si rivela malinconica e intima. Si chiude con Leave, notturna, prima che la sperimentale bonus track Fab’s psychedelic dinner arrivi per regalare qualche sorpresa finale.
Nel libro segreto di Fabrizio Paterlini c’è spazio per un largo ventaglio di sonorità. Il compositore riesce a ottenere un lavoro strutturato e molto vario negli effetti, senza rinunciare al fil rouge costituito dal pianoforte.