Ferbegy? è una band di electro/rock nata a Bolzano nel 2009. La formazione vede alla voce, tastiere e synth Anna Mongelli, alla chitarra, voce e live electronics Dario Mongelli, alla batteria Federico Groff e al basso, chitarra Ale Damian. La loro musica fonde l’elettronica con sonorità e strumenti vintage e nasce dall’amore per band come Fairport Convention, God Speed You Black Emperor!, Mount Kimbie e Fever Ray. Roundabout è il nuovo disco della band, nove tracce che comprendono sensazioni electro, trip hop, dream pop, glitch e altro.
Ferbegy? traccia per traccia
L’apertura del discorso è riservata a Butterfly lullaby, che su temi trip hop e qualche idea glitch comincia a disegnare arabeschi leggeri. Altrettanta leggerezza si può trovare in Moth, con cambio di voce ma anche di ambiente, visto che c’è soltanto un giro malinconico di chitarra a fare da background. Athletic Meditation al contrario punta sulla ritmica e su un drumming evidente per innervare la questione. Il discorso nella seconda parte si fa più articolato e accetta influssi orientali.
Tornano le sensazioni trip hop nella malinconica How many times, che fa pensare a Morcheeba e consimili. Ma è una sensazione tutto sommato fugace: They see you alone si fa più insinuante, sostenuta da una chitarra dai toni chiaramente funky e da un beat consistente. Ritmica ancora al centro della scena con Empty streets, che gioca di ombre e luci con un basso pronunciato e una vocalità sempre elegante.
Unter den linden, come il famoso viale dei Tigli di Berlino, è un intermezzo soltanto per chitarra che assume toni quasi da madrigale. Al contrario un altro strumentale, Jewel, recupera in termini di energia, anche se in modo del tutto graduale. Si chiude con la lunga Forest Ranger, che recupera il cantato e una sorta di tranquillità di massima, non però priva di qualche ricciolo di inquietudine, soprattutto nella parte finale.
Disco buono per i Ferbegy?, che si servono di dinamiche classiche per trasmettere contenuti personali, ottenendo un risultato di buon livello.