Giovanni Galbieri è un atleta professionista, corre i cento metri piani con risultati eccellenti. Quando rallenta, scrive canzoni come La cura del sale, ultimo singolo e video. Sotto al clip, la nostra intervista con lui.
Ci racconti chi sei?
Sono un ragazzo di ventisette anni, Atleta professionista (cento metri piani) e aspirante cantautore, fin ora con risultati discutibili. Mi ispirò a De André, Danilo Sacco, Ivan Graziani, Sergio Endrigo, Brunori Sas e molti altri esponenti di quella corrente artistica. Scrivo canzoni da quando avevo quindici anni e suono la chitarra da quando ne avevo otto.
“La cura del sale” è il tuo nuovo brano. In un periodo in cui abbiamo tutti bisogno di essere “curati”, mi racconti come nasce la canzone?
Forse, più che curati, abbiamo bisogno di essere centrati. In un mondo che ci propone molteplici direzioni da seguire, ogni scelta che prendiamo ne esclude un’altra, creando spesso un senso di vuoto e malinconia. La cura del sale nasce dall’esigenza di vivere con più leggerezza queste scelte e di trarre il meglio da ognuna di esse. Bisogna vivere il più intensamente possibile stando bene con se stessi e con il circostante.
Vorrei sapere qualcosa di più del video e di quel “bauletto magico” che vi è raffigurato…
È stata un’idea di Max Titi, il produttore del brano che ne ha dato una sua interpretazione, discostandosi dal significato letterale del pezzo ma cogliendone l’essenza. Questo “bauletto magico” rappresenta forza e il coraggio che dobbiamo trovare nell’affrontare ogni difficoltà della vita. Questi non si trovano all’esterno ma sono la parte più intima dell’uomo, il sale su ogni ferita, la nostra medicina…
Hai anche un’altra attività, oltre a quella musicale, cioè quella di atleta professionista. Come riesci a conciliare i due mondi?
Diciamo che l’una non intralcia in nessun modo l’altra. Ho la fortuna di essere un atleta professionista quindi una volta completata la mia routine di allenamenti ho molto tempo da dedicare alla musica, anche se, a differenza dell’attività sportiva, segue regole non lineari. Ci sono momenti in cui per giorni, settimane, addirittura mesi non scrivo né compongo nulla (indipendentemente dalla mia volontà), non si può dire lo stesso per l’atletica leggera, I cui risultati dipendono dal lavoro quotidiano e dalla costanza.
Quali saranno i tuoi prossimi progetti?
Spero di uscire con un nuovo singolo entro la fine dell’anno, ma questo 2020 mi ha insegnato che non c’è niente di sicuro: incrocio le dita.