Abbiamo intervistato qualche giorno fa i fratelli Brussato, in arte Hermanos, che hanno pubblicato Blinding Love (Metalmorfosi), un disco nel quale riuniscono alcune passioni sonore, come il tex/mex e le colonne sonore dei B movie, la new wave e qualche pizzico di elettronica.
Hermanos traccia per traccia
Dopo la breve e vagamente mex Intro, si parte con Chili Groove, guidata dal basso elettrico su strade di rock piuttosto oscuro, forse per vicoli bui. La voce ronzante che segue contribuisce ad aumentare il livello di inquietudine della traccia. Si prosegue con Dust, più aperta ma anche influenzata da alcuni settori della new wave.
La Danza de los Mosquitos parte d’estate, fra cicale e zanzare, per poi far emergere una chitarra piuttosto statuaria. Il pezzo è uno strumentale che accorpa molte sensazioni diverse, visto che si vira fin quasi allo psichedelico, durante il percorso.
The Equilibrist è uno dei pezzi cardine del disco, con diversi livelli di recitato e un ritmo che non disdegna di strappare ogni tanto, pur in un quadro piuttosto fluido. Qualche spruzzo latino emerge da Salsa Guaca, un altro strumentale evocativo e ben congegnato.
In occasione dell’arrivo della title track Blinding Love si torna a un più rassicurante rock-pop, con chitarra in evidenza e ancora qualche riverbero dark wave. Chiusura a tinte oscure affidata a D Stars.
Buona prova per gli Hermanos: la mescolanza di generi e di sound produce risultati convincenti e atmosfere intriganti. Ascoltare il disco significa attraversare stanze dai colori diversi e dai panorami sempre piuttosto interessanti.
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