I Malati Immaginari tornano con Cry, nuovo singolo pubblicato da Harakiri Label che inaugura una fase più solitaria, diretta e viscerale del progetto di Dario Parascandolo, voce, chitarra e anima della band, affiancato dal produttore Vrace. Scritto insieme al cantautore Fabio Cosimo, Cry è un brano darkwave a 132 BPM che fonde l’oscurità del post punk con la potenza ossessiva della dance anni ’90. Tra chitarre distorte, synth nostalgici e beat da club decadente, emerge una “preghiera elettronica per chi ama ballare piangendo”, a metà strada tra Joy Division e David Morales. Il mix e master sono firmati da Fuji, nome di rilievo nella scena hip hop italiana.
Un dolore che pulsa sotto la pelle
Il testo di Cry racconta lo smarrimento di chi si lascia trascinare dalle proprie ombre fino al desiderio di sparire. È una discesa lucida negli abissi della dipendenza emotiva, dove il dolore diventa ritmo e il pianto si trasforma in groove. La voce di Dario, scura e intensa, si intreccia con i synth e la cassa dritta, creando un equilibrio tra malinconia e tensione, tra introspezione e movimento.
Cry è una canzone autobiografica che non consola. È lo specchio di quando non senti più niente, e resti intrappolato nella tua testa. Ho trasformato la mia angoscia in musica per far ballare chi porta addosso un dolore invisibile e può riconoscersi in queste parole
Un nuovo ciclo oscuro e catartico
Cry è il primo tassello di un nuovo ciclo di pubblicazioni che condurrà verso il concept più oscuro e tossico mai firmato dai Malati Immaginari. Dopo oltre duecento concerti in tre anni, il duo conferma la propria identità come una delle realtà più potenti e disturbanti della scena darkwave italiana, in bilico tra intimità e ossessione, fragilità e catarsi.
