Esce per l’etichetta italo-tedesca Rubik il primo album degli Icona Cluster dal titolo Isteria di massa. Il disco è stato realizzato con la collaborazione di produttori differenti (Natty Dub e Riccardo Rinaldi) per esplorare ambienti musicali alternativi ed eterogenei. Tutti i brani sono stati scritti durante e dopo il periodo di pandemia del 2020/2021 e i generi che vanno a toccare l’album sono principalmente hiphop, rock e funk soul.
Isteria di massa nasce dal vuoto che la società ha creato dentro di noi, un vuoto riempito di tecnologia e ipocrisia che inevitabilmente ci trascina nell’ironia e nella malinconia. Lo scontro generazionale che non finirà mai, la velocizzazione dei ritmi di vita, il rapporto morboso con la tecnologia e la sensazione di libertà apparente che offre, sono le basi sulle quali è stato costruito l’album”
Icona Cluster traccia per traccia
Si parte con un pezzo ricco di soul come Aspetta e vedrai, notturno, piovoso e molto morbido. Il sax porta fuori dal “fiume di fango”, per un pezzo particolarmente levigato.
Fiati e ritmi che salgono, ecco poi Pigro, che si fa anche abbastanza martellante e decisamente più funk. Si tracima nell’hip hop, per quanto abbastanza old style, con Valuto, che è acidina e aggressiva ma rimane nei ranghi.
Si rimane sull’hip hop anche con Dannati loro, che però ha un mood danzante, a dispetto del titolo arrabbiato. Più placata, almeno a livello di suoni, Restare a guardare, che comunque rappa in modo consistente, dissa un po’ e usa tastierine acidelle.
Satellite decolla in fretta a livello di ritmo, pur parlando di voglia di sparire. Cosa rimane di me, cosa rimane di te? Domande che rimangono sospese, alla ricerca di qualche rassicurazione.
Giro di basso intenso e brano che sale in fretta di colpi, ecco poi Dove sono, che ha sonorità rockeggianti. A proposito di satelliti, ecco Encelado, che orbita intorno a Saturno: qui è rappresentato da un pezzo soft, con qualche punta un po’ più acuminata e qualche vocalizzo.
Bestie feroci scende in atmosfere piuttosto oscure, le esplora con calma e alterna l’intimità alle atmosfere più dolorose. Lividi nell’anima quelli raccontati da un altro brano che sa di notte, Tutto scompare.
La chiusura alza il ritmo: Solamente tu torna su idee funk, con un giro di basso molto vivo e una chitarra piuttosto vibrante.
Buon lavoro per gli Icona Cluster, che superano gli stilemi di genere conferendo alle canzoni del disco una personalità spiccata e propria, e mettendo in mostra un talento di una certa consistenza.
Genere musicale: soul, funk, hip hop
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