La pubblicazione di Bedroom Pop introduce una nuova fase del percorso di Libeccio, che utilizza una narrazione radicata nello spazio domestico per restituire il momento in cui si impara a confrontarsi con la crescita. Il brano, scritto tra mura che diventano rifugio creativo, adotta un linguaggio musicale che unisce elementi bedroom pop, riferimenti lo-fi indie e leggere sfumature brit-pop. L’insieme disegna un ambiente sonoro intimo, dove gesti quotidiani e piccole immagini biografiche costituiscono la base del racconto.
Un lessico musicale che osserva la trasformazione
La struttura della traccia si concentra sulla dimensione privata, trasformandola in un luogo in cui le prime responsabilità convivono con un immaginario ancora legato alla spontaneità. Bedroom Pop si muove intorno alla percezione del tempo che cambia, tra entusiasmi da inseguire e la consapevolezza delle scelte da compiere. Il riferimento alla stanza come punto di partenza funziona da perimetro narrativo: luci filtrate, oggetti quotidiani e ricordi formano il contesto in cui prendere misura del proprio percorso.
Un racconto di giovinezza che non cerca idealizzazioni
Il testo osserva il passaggio dall’adolescenza all’età adulta senza costruire contrapposizioni nette. I riferimenti a amori che iniziano e finiscono, desideri che cambiano e abitudini da abbandonare restituiscono una fase di transizione in cui l’incertezza non viene negata. La scelta di un’estetica sonora essenziale accompagna questa direzione, lasciando spazio a una comunicazione diretta e priva di ornamenti eccessivi.
Il progetto e il contesto artistico
Libeccio, progetto del cantautore e artista visivo Yuri Muzzi, prosegue un percorso che intreccia scrittura immediata ed elementi visivi ricorrenti. Le pubblicazioni precedenti hanno definito un’identità che unisce ironia, malinconia e una ricerca di autenticità. Bedroom Pop si inserisce in questa linea, preparando un EP che sviluppa un equilibrio tra leggerezza apparente e analisi personale. Il singolo è accompagnato da un video in uscita il 14 novembre, che amplifica l’immaginario domestico e ne estende il significato simbolico senza replicarne la narrazione.
