Si chiama Microcosmico l’ep d’esordio del cantautore toscano Lorenzo M. Lorenzo Meazzini nasce a Sansepolcro, Toscana, il 4 marzo 1991. Musicista e autore, svolge la sua attività concertistica da oltre dieci anni e collabora con musicisti, attori e performer in progetti artistici di varia natura. Studia chitarra jazz al Saint Louis College of Music di Roma e musicoterapia al CEP di Assisi.
Microcosmico è il primo progetto solista scritto, prodotto e arrangiato da Lorenzo. Il disco è una raccolta di storie: un astronauta che viaggia in bicicletta, la provincia e i suoi segreti, il disordine di una casa e la voglia di ballare con ritmi gitani.
Il disco, mixato al The Convent Recording Studio di Sant’Angelo in Vado (PU) da Livio Boccioni e masterizzato al Naive Recording di Fano da Alessandro Ciuffetti, si trova, oltre che in copia fisica, sulle principali piattaforme di streaming.
Lorenzo M. traccia per traccia
Si parte da elementi semplici con L’acqua, pezzo ovviamente un po’ liquido, con gorgoglii che si perdono qui e là ma anche con un battito determinato. Il cantato di Lorenzo M. è contenuto ma piuttosto fitto.
Molto più sintetica e acidina L’astronauta: si racconta, con allegria, di sogni di bambini e di confronto con realtà quotidiane (c’è un po’ del primo Bersani qui e là).
Giochi di tastiere e di chitarra operano all’interno di Gypsy Dance, che fa pensare a Ivan Graziani e un po’ a Lucio Dalla (del resto da uno nato il 4 marzo non ci si aspettava niente di diverso). Il pezzo ha un’aria quasi synth funk, e brilla per vivacità.
Più seri e composti i tratti di DISordine, che si regge su un giro di chitarra e su elementi semplici.
Si chiude con Paesano, altra ballata tranquilla e piuttosto malinconica, sognante ma forse non particolarmente ottimista, con fisarmonica finale.
C’è una certa originalità nelle canzoni di Lorenzo M., che nell’ep d’esordio condensa buone impressioni e sensazioni, mostrando una notevole abilità nel tratteggiare storie e ritratti.