Come Non Fossi Qui, prodotto da Leo Pari e Alessio Festuccia, è il secondo lavoro in studio, il primo in italiano, di Mattia Caroli & I Fiori del Male. Formazione romana, un progetto che nasce dalla necessità di raccontare le esperienze accumulate durante i viaggi della band avvenuti negli ultimi quattro anni. Un ep registrato tra Roma, Berlino e Londra, tre grandi capitali cosmopolite che vengono raccontate sia per le loro meraviglie nascoste, sia per descrivere un mondo frenetico e individualista in cui c’è poco spazio per amore e poesia, in cui tutti sono molto social e poco socievoli. Ma in tutto questo caos c’è chi non si dà per vinto, chi ogni giorno combatte per ristabilire un ordine delle cose più umano e collettivo.
Mattia Caroli & i Fiori del Male traccia per traccia
Apertura molto elettronica per La mia generazione, che cala l’ascoltatore in un’atmosfera synth pop, prima cupa e poi più aperta. Speranze, perdono e indifferenza prendono corpo con ritmi piuttosto ossessivi e suoni intensi.
Si passa all’inglese con Next Time, che si rivela molto danzereccia e disinvolta, con bollicine sonore dappertutto.
Parla di sogni e di incubi Giochi, che chiede il permesso di amare, con un background morbido e pensoso, in grado di crescere un po’ per volta.
Si chiude con Cuori leggeri, che viaggia tra capitali europee per raggiungere le stelle. Sottofondi morbidi e parzialmente romantici per una chiusura gentile.
Posto che forse sarebbe il caso di optare del tutto per l’italiano, anche perché la lingua madre è utilizzata con competenza, quello di Mattia Caroli & I fiori del male è un ottimo assaggio delle capacità della formazione. Nostalgie anni ‘80 e suoni della contemporaneità si incontrano bene grazie a una sensibilità pop che non banalizza ma che mantiene vivo il fuoco in tutte le tracce.
Genere musicale: synth pop
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