Con il nuovo singolo Poeta, in uscita oggi, Mike Orange inaugura una fase diversa del suo percorso artistico, anticipando l’ep Aranciata Amara (Medea Productions) che uscirà entro fine 2025. L’artista lombardo, già noto per un approccio diretto alla scrittura, propone un brano che mescola ironia e disincanto, cercando di smascherare la vanità che si cela dietro molte professioni creative.
Il testo parte da un’immagine forte: il Pére Lachaise, il cimitero parigino dove riposano leggende dell’arte. Da lì si sviluppa un discorso che scivola verso la quotidianità e il desiderio di ridimensionare certe pose. Poeta mantiene uno scheletro essenziale.
La sincerità con cui Mike Orange affronta l’argomento non si sottrae a un certo sarcasmo, ma lo fa senza diventare cinico, mantenendo sempre un legame con un vissuto personale. Ne esce un brano che racconta la voglia di autenticità, e che allo stesso tempo lascia trasparire un filo di amarezza.
Poeta conferma la maturità raggiunta da un artista che ha saputo costruirsi un percorso solido, tra concerti in tutta Italia e produzioni sempre più curate. Il singolo funziona sia come episodio isolato sia come ponte verso un ep che promette di essere tra i lavori più interessanti della sua carriera.
Mike Orange, “Poeta” – il testo
Sono partito per andare a Père Lachaise sono Verlaine, alla birra preferisco il vino perché sono un poeta ed ho raccolto i fiori del male mangio lo spleen per colazione un po’ mi atteggio ma è normale lo faccio solo per scopare
ah, anche poeta!
ho messo in fila un paio di parole a caso sono un ermeta, vedere il bello ovunque è la mia religione sono un esteta e poi mi piace quella stronza bionda che lo so già non mi vorrò abbastanza ed è per quello che la amo è irraggiungibile sono un idiota
se stiamo qui a guardarci intorno come i lemuri, essere quasi estinti e ad osservare i simili, ci divertiamo anche con poco ci riposiamo anche di meno e poi di notte vomitiamo i nostri lividi
sentimentale ma è normale non ho mai i soldi per pagare se ho solo l’aria da mangiare dai su dritto a lavorare
se stiamo qui a guardarci intorno come i lemuri, essere quasi estinti e ad osservare i simili, ci divertiamo anche con poco ci riposiamo anche di meno e poi di notte vomitiamo i nostri limiti
se stiamo qui a guardarci intorno come i lemuri, essere quasi estinti e ad osservare i simili, ci divertiamo anche con poco ci riposiamo anche di meno e poi di notte vomitiamo i nostri lividi, limiti
