E’ uscito l’album di debutto, omonimo, dei N-A-I-V-E-S, duo londinese che arriva all’esordio dopo accostamenti prestigiosi (MGMT, Caribou, Yeasayer, Animal Collective, Little Dragon), palchi importanti (in apertura a Bloc Party, Friendly Fires, Mystery Jets, Is Tropical, Slow Magic) e il massiccio supporto radiofonico di BBC London e numerose altre emittenti inglesi.
N-A-I-V-E-S traccia per traccia
Il disco parte con la fresca Hold Out, che mescola con leggerezza sensazioni elettroniche di varia provenienza (sarà il timbro vocale, ma c’è anche qualcosa degli Yes e di Jon Anderson in questa apertura). Piccole cascate di suoni sulla maggiormente ritmata, ma anche sorprendente, W.I.G.O.
Fashion Pineapple apre in modo cosmico, poi si appoggia su ritmiche concrete e passaggi più vicini a umori da dancefloor. Crystal Clear imbocca strade ritmate, subito doppiate da Trampoline, che però alleggerisce con il cantato e una struttura minimal sulle prime, poi più densa con il passare dei secondi. No Way lascia spazio a escursioni elettroniche in molte direzioni, approfittando di un ritmo cadenzato e non velocissimo.
Al contrario Jugular Vein alza i ritmi e imbarca impressioni di intensità crescente, con qualcosa di sapore funk che si muove nella pancia della canzone. Anche Horizon si muove a seguito di un drumming robusto e con qualche stilla di world music utilizzata come sostegno. Il disco si chiude con Golden Shore, finale a suo modo epico.
La personalità dei N-A-I-V-E-S emerge in modo brillante da un disco molto colorato e curato nei ritmi.