Nevica Noise è il side project di Gianluca Lo presti, ben noto musicista e produttore indipendente che risponde anche al moniker Nevica Su Quattropuntozero. Lo presti toglie la voce dalle tracce e aggiunge sensazioni che vanno dall’ambient al noise allo shoegaze, per ottenere Sputnik, disco strumentale di otto tracce che costituisce anche un primo passo per una trilogia dedicata allo scrittore giapponese Haruki Murakami.
“La ragazza dello Sputnik” è infatti un romanzo dello scrittore datato 1999, in cui il satellite russo diventa anche la metafora per rapporti interpersonali non facilissimi.
Nevica Noise traccia per traccia
Si parte da Mother and Daughter, un primo percorso che parte piano e finisce per indurirsi progressivamente, decollando nel contempo per mondi lontani, in un’atmosfera vagamente Blade Runner. Atmosfere più cupe e più sospese quelle di Sputnik, title track che prosegue, ovviamente, su concetti cosmici ma passando al lato (più) oscuro.
Mondi più sognanti quelli di Hotel Okura (verrebbe di nuovo da pensare alla fantascienza e a Ridley Scott per il titolo, ma in realtà è un hotel di lusso di Tokyo dove avvenne un oscuro delitto): il brano procede morbido, tra ambient e post rock, tra Brian Eno e brani di elettronica a ritmi sostenuti ma non eccessivi.
Dopo l’episodio rapido e breve de Il mondo primordiale, con il conributo di Daniele Brusaschetto, si emerge con una più nervosa Sarin, che cresce piano piano ma fa perno su un drumming robusto per conferire sempre maggior potere al suono del pezzo. Doppia vita per The Light Side of Dark Boy, sempre circondata da atmosfere psych, ma capace di prendere un ritmo apertamente rock nella seconda parte.
Si passa a Do Nascimento, riferimento presumibilmente ironico a fenomeni più o meno ultraterreni, condito di spoken words da parte di personaggi piuttosto ben noti e piuttosto riconoscibili, in un patchwork che accomuna, non a caso, Wanna Marchi e un certo presidente del Consiglio di origine toscana. Si chiude con Crisalide d’Aria, ancora ritmata e tutto sommato morbida.
Lo presti conferisce una forma già ben definita a Nevica Noise, non limitandosi a metterci ciò che non può stare negli altri progetti ma utilizzando materiale significativo e sostanziale. Il risultato è organico e molto vibrante, con punte notevoli ben distribuite nell’arco dell’album.
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