Nati dalle ceneri dei Dardo Moratto nella primavera del 2010, la band vicentina My Escort è arrivata alla formazione attuale attraverso alcuni cambi di formazione. Il primo album si intitola Canzoni in ritardo, con la produzione artistica di Matteo Franzan (Lost, SuperWanted, Dardo Moratto, Take away).
My Escort traccia per traccia
Si parte con la morbida Foglie e nebbia, che fa da apripista al disco tra malinconie e umori autunnali. Più mossa e guidata dal basso L’equilibrio, che aggiunge qualche pennellata elettrica ed elettronica al quadro complessivo. L’ambiente in cui si muove l’album è quello di un pop rock con qualche tratto autoriale.
Le cose non cambiano mai si riporta all’inizio sui binari di Foglie e nebbia, anche se aggiunge un po’ di ritmo e di volumi alti in corsa. Chitarra acida e influssi funk su Privé, che per la prima volta si muove sui binari di ambiguità che il nome della band sembrerebbe suggerire.
Si prosegue con Qualcosa che non c’è, di impostazione molto classica, con pianoforte di partenza e gli altri strumenti, tra cui i fiati, che si aggiungono piano piano, confezionando un pezzo dagli inaspettati accenti blues. Anche Sabato parte piano e accelera con gradualità, ma in maniera molto più tradizionale.
Classico anche l’approccio di Un posto per noi, che però mette in evidenza un buon drumming e anche ingressi di sonorità piuttosto alate, che conducono la canzone verso l’alto. Il disco si chiude con Un semplice addio, ballata morbida ma con tratti appuntiti, con il pianoforte come complice.
Benché dichiaratamente pop e non troppo interessati a dimostrarsi per forza “à la page”, i My Escort costruiscono un disco che dimostra buone qualità e idee piuttosto chiare.