Si chiama Blank Love l’esordio su lp degli Sky of Birds. La band nel 2014 ha pubblicato il suo primo ep “Rivers Flow Free, Lakes Just Agree”, concepito e arrangiato nella sala prove sulle rive del lago di Canterno (Frosinone).
“Blank Love” è stato registrato e mixato nel VDSS Studio da Filippo Strang e pubblicato da VDSS Records/MiaCameretta Records. Il disco è composto da nove canzoni: chitarra, suggestioni cinematografice, qualche dose di tremolo per un disco interessante.
Sky of Birds traccia per traccia
La prima traccia è The Scary Days of a Blank Love, cantata con atteggiamento un po’ “lazy”: il sound fa chiari riferimenti al songwriting di stampo americano, con qualche accenno di slide. Si prosegue con Deceivers, che invece poggia su basi molto più determinate, soprattutto a livello di ritmica e di drumming.
Qualche accenno psichedelico anima la partenza di Earth Stopped Spinning, in cui la chitarra assume toni evocativi e il ritmo rallenta. Binari più tranquilli quelli lungo i quali si muove Before You get sucked, con influenze di provenienza Lou Reed/Velvet Underground. Anche Beached White Whales apre percorsi che portano verso la psichedelia oppure verso deserti polverosi, speroni e cappelli da cowboy. C’è poi Lifted, che apre con un giro molto insistente e velocità intense.
How to stop a Nightmare recupera il proprio aplomb ma senza rinunciare al ritmo, con qualche lunga prolusione di chitarra. Le luci si abbassano ancora in Things some people see, con caratteristiche rock blues e qualche richiamo ai Calexico. Si chiude sul morbido, con la ritmata ma placida Every vampire, ancora con qualche accenno psichedelico ma senza eccessi.
Con un esordio piuttosto omogeneo, gli Sky of Birds si dimostrano molto coerenti e spesso convincenti. Forse ci si poteva aspettare qualche spunto creativo in più, ma la prima prova è già piuttosto soddisfacente.