Uscirà il 12 aprile 2017 per Beta Produzioni Duemilacanzonette, il disco d’esordio di Salvario, nome del progetto solista del cantautore pugliese Salvatore Piccione. L’album contiene 9 brani inediti, scritti e arrangiati dall’artista tra il 2015 e il 2016 insieme a un gruppo di musicisti torinesi che sono diventati la sua band, e conta un featuring con i Nadàr Solo, gruppo col quale ha scritto e prodotto il suo primo ep omonimo “Salvario”, pubblicato nel 2015. La produzione artistica è a cura di Ale Bavo, produttore e musicista torinese, già al lavoro con Virginiana Miller, Levante, Linea77, Subsonica.
Salvario traccia per traccia
Caro amico apre il disco con una lunga introduzione prima che arrivi il cantato, piuttosto malinconico e con svariate incertezze sulla destinazione geografica, accompagnato da un drumming corposo. Molto ritmata e piuttosto pop, più come struttura che come suoni, Una parte di me.
Con l’aiuto dei Nadàr Solo, incaricati di portare nel pezzo qualche tonalità più inquietante, ecco poi Dinosauri, media velocità e molti rimpianti. Canzonetta da Bar si diverte a citare una serie di cantautori contemporanei (Dente, Le Luci della Centrale Elettrica, Calcutta e altri) e passati. La canzone suona malinconica e intima, con risonanze profonde. Duri come un muro cambia nettamente linguaggio e atteggiamento, sfoggiando un’aggressività che fin qui non si era vista (smorzata un po’ dal coretto tuturutututu) in tema calcistico, in senso ultrà.
Lady T torna ad atmosfere più morbide, talvolta anche languide, con una sezione ritmica che si incarica di tracciare ottime trame di fondo. Lasciami così ha un sapore anglosassone, misurandosi con le ballad ma in modo movimentato. C’è calma in Pubblicità, anche se l’evoluzione del pezzo segnala una certa sofferenza, suggerita soprattutto dalla voce.
Disco significativo (e buon esordio) per Salvario, capace di toni intensi, risultanti in un album di buono spessore, ben suonato e scritto in maniera convincente.

