Secondo pubblica Scusa, singolo d’esordio che segna l’inizio di un percorso personale e introspettivo. Il brano si sviluppa come un impulso viscerale che si apre progressivamente fino a diventare una confessione. La sua forza iniziale si trasforma in un gesto di resa, in un momento in cui la rabbia cede il passo alla vulnerabilità. Scusa è una parola che vibra di tensione, sospesa tra orgoglio e bisogno d’amore, tra ciò che non si è riusciti a dire e il sollievo che arriva solo quando ci si lascia andare.
La scrittura diretta e la voce di Secondo disegnano un paesaggio emotivo realistico e delicato. Dietro la semplicità apparente, il brano custodisce un’urgenza di verità, un desiderio di riconciliazione che attraversa l’ascoltatore con naturalezza. La produzione alterna energia e fragilità, in un equilibrio che rispecchia perfettamente il significato del testo.
Un dialogo con se stessi e con le proprie radici
Nel testo di Scusa, le parole diventano catene di immagini familiari, intime e riconoscibili:
“Scusa mamma, scusa se mi sono fatto del male / Scusami papà, non c’è uomo più di te”.
Attraverso questa sequenza di scuse e confessioni, Secondo costruisce un dialogo a cuore aperto con se stesso e con le proprie origini. Il risultato è una sorta di preghiera laica, che si nutre del desiderio di perdonarsi e di accettare le proprie fragilità.
Scusa racconta quel momento di sospensione in cui si riconosce la propria umanità: dire “scusa” smette di essere un atto di debolezza e diventa un gesto di consapevolezza, un modo per guardarsi allo specchio e riconciliarsi con la propria storia. Un debutto che unisce sincerità e misura, aprendo la strada a un percorso artistico di profonda sensibilità.
