Slavi-Bravissime Persone, “Slavi-Bravissime Persone”: la recensione

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slavi-bravissime personeE’ uscito per Beta Produzioni l’omonimo disco degli Slavi-Bravissime Persone. La band è stata fondata da Antonio Ramberti (Duo Bucolico), Marcello Jandu Detti (Supermarket, Giacomo Toni), Nestor Fabbri (Nobraino), Alfredo Portone (Supermarket, Giacomo Toni, Saluti Da Saturno, Jang Senato), il Pitone (Howbeatswhy).

Così il comunicato stampa: “Slavi-Bravissime Persone è un percorso che parte dalle sonorità della musica gitana, percorre quelle dell’elettronica e sfocia nel pop, ideato e arrangiato, però, per non passare nel circuito mainstream. Tutto il concept sonoro si regge sui fiati mentre basso tuba, trombone, bombardini e clarinetti vengono utilizzati in maniera “indie”, nel senso di indipendenti dalle mode degli ultimi anni. Sebbene nella formazione siano presenti ben due chitarristi, lo strumento a sei corde è relegato ad un ruolo marginale nel sound generale del disco. In definitiva i testi di stampo cantautorale, immersi in un sound elettro-gitano, fanno di questo primo disco degli Slavi – Bravissime Persone – qualcosa di originale nel panorama pop italiano”.

Slavi-Bravissime Persone traccia per traccia

I percorsi surreali dell’album iniziano con Dobermann, una mescolanza di idee gypsy e di elettricità, con assoli di chitarra, pavimenti scivolosi, immagini ondeggiante. Spermatozoi prosegue strombazzando (piano) aggiungendo alcune percentuali di ironia e di elettronica. Grammatica opinabile e di nuovo fiati condiscono Non Strafiamo, più moderata dei due episodi precedenti.

Qualche giro in balera con lo strumentale Valzer del Presidente. Tra Jannacci e la fanfara, arriva poi Rosa, pezzo che apprezza la rima baciata e le grazie femminili. Palazzetto dello Sport bagna i panni nel jazz, per un autoritratto dalle caratteristiche un po’ particolari.

Il Rampollo Singhiozzante racconta invece una storia triste, con singhiozzi e sonorità rubate da un bazaar di Istanbul. Balcangianni è uno strumentale con coro e molte divagazioni. Il disco si chiude con Dolore, articolata sui giri della chitarra acustica e altrettanto strumentale.

Originale e mai prigioniero degli stereotipi (a parte che nel nome della band, ovviamente), l’album d’esordio di Slavi-Bravissime Persone si mette in pista usando divertimento e intelligenza in parti uguali. Il vestito tzigano si adatta perfettamente a canzoni scritte per assomigliare al cazzeggio, ma con qualità e attenzione.

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