E’ uscito un paio di giorni fa il nuovo disco dei SoloPerAdulti. La band marchigiana pubblica Trattato sui postumi del capitalismo, su etichetta El Mágico González Sounds. La band si è affidata alle produzioni di Decomposer Studio, registrando in presa diretta presso lo studio di registrazione Mara’s Cave. Otto canzoni inedite tra punk e funk, tra un basso black e una chitarra sporca ed essenziale, e cercano di fare il punto sugli anni dieci e quello che li circonda.
“Abbiamo cercato di circumnavigare il moderno, inteso sia come il seme dell’ora sia come l’ora stesso – commenta la band – e dalle crepe di quello che abbiamo trovato sono nate le canzoni. Ci facciamo attirare da piccoli dettagli, giriamo lo sguardo, e invece di abbracciarli li lasciamo essere parte dello sfondo: da qui ècco il nostro piccolo trattato di miserie, di disagio, di patologie, di postumi da capitalismo.”
SoloPerAdulti traccia per traccia
L’approccio punk, se non proprio il sound, si avverte fin dalle prime note di Fanno bene, la traccia di apertura del disco, che non corre a ritmi altissimi ma evidenzia i pensieri più aspri della band. Anche Malattia non spinge tantissimo sull’acceleratore, anzi si conforma a pezzo di medio ritmo con qualche influenza folk e qualche richiamo a cantautori italiani non rettilinei.
Segni di sotto sviluppo si approccia in modo funk, a partire dal basso che apre il pezzo e continuando con la chitarrina che aiuta il groove. Il “trattato” trova compimento in Capitalismo, che prova a spiegare con una serie di esempi il sistema dominante, con l’aiuto di riccioli di chitarra e un cantato efficace. Il pezzo diventa una sorta di approfondimento social-politico, che pur non curandosi molto di risultare “orecchiabile”, finisce per essere spassoso.
Chiquilla prosegue nel proporre un cantato serrato, parente dell’hip hop, ma su strutture che propendono verso il funk e che, qui e là, fanno pensare a qualche legame con la parte più fantasiosa della produzione di Daniele Silvestri. Saranno cazzi torna al lato politico (qualora l’avessero mai lasciato), proponendo una visione del futuro non proprio rassicurante, sempre sorretta da un buon lavoro di basso e chitarra.
Si parla di discorsi molto più carnali e personali con Coinquilina, altro funkettino che impazza con risvolti acidi. Il disco chiude vicino a dove aveva aperto, con Sono Stato Punk, rilettura/cover accelerata di Punk prima di te di Enrico Ruggeri.
Un disco interessante e piacevole, che riesce a essere attento al mondo fuori senza noia. I SoloPerAdulti viaggiano a doppio livello, fornendo spesso contenuti e testi intelligenti a musiche apparentemente poco impegnate. L’effetto è spesso straniante, ma del tutto originale.

