Che cos’avrà mai capito Sue? Ho capito una cosa importante è il nuovo video della cantautrice milanese. Sotto il clip, la nostra intervista.
Giovane e molto sorridente, ma con già degli ottimi piazzamenti ad Area Sanremo e ad alcuni altri contest, Sue è Susanna Cisini. Le abbiamo rivolto qualche domanda per conoscerla meglio.
Chi è Sue?
Sue è una cantautrice che si serve di canzoni per raccontare storie, storie che nascondono significati raccontate attraverso personaggi, luoghi e situazioni.
Sue è inoltre un progetto (indipendente e autoprodotto) composto da una testa ma tante braccia e tante gambe dove le persone sono importanti.
Infatti, le persone che ho scelto per camminare con me le ho fortemente volute e non le cambierei con nessuno, sto parlando di miei musicisti naturalmente, i Sui, ma anche di tante altre persone che ruotano attorno al progetto costantemente.
Vorrei sapere come nasce la tua nuova canzone, “Ho capito una cosa importante”?
L’idea è nata da una cosa su cui stavo riflettendo e che effettivamente avrei voluto dire in quel brano, infatti, è nato prima il ritornello. Andando poi avanti col testo mi sono resa conto che, invece, sarebbe stato scontato dirla quella cosa, lo avrebbe reso un brano semplicemente banale, non dicendola invece lo ha reso un brano ironico e particolare.
Due parole anche sul video: è stato divertente come sembra?
Sì molto, ho coinvolto soprattutto amiche e ci siamo divertite tanto. Abbiamo deciso di girare a Rho, nella mia città, e questo ha contribuito a farci sentire “a casa”.
E poi con il regista Brace Beltempo ormai c’è molto feeling e affetto, riesce sempre a strapparmi un sorriso e a mettermi completamente a mio agio.
Mi sembra che una delle caratteristiche della tua scrittura sia quella di non smarrire mai un pizzico d’ironia. Rispecchia anche come sei nella cosiddetta “vita vera”?
Sì, adoro l’ironia nella scrittura e la ricerco anche in ciò che ascolto. Mi piace usarla per raccontare temi anche di un certo spessore perché credo li renda più accessibili e più leggeri. Sono abbastanza ironica anche nella vita anche se chi mi conosce bene mi definisce più permalosa che ironica, ma io non sono molto d’accordo…
Il tuo modo di scrivere si avvicina al pop e al folk. I tuoi idoli incontrastati di questi generi?
Io adoro Mannarino e come sonorità in parte cerco di avvicinarmi a lui riprendendo, per esempio, alcuni colori della musica popolare; fortemente voluta nella mia formazione, è infatti, la fisarmonica. Per quanto riguarda la musica d’autore per me idolo incontrastato è sempre Fabi, mentre per quanto riguarda il pop mi è sempre piaciuta molto Margherita Vicario e nella scrittura mi ispiro molto a lei.
Hai già accumulato qualche esperienza “da cantautrice”. Quali sono gli errori che non ripeteresti?
Mi occupo di organizzare tutto completamente in autonomia, questo mi ha permesso di imparare molto ma probabilmente mi ha portato a fare diversi errori. Forse l’errore più grosso è quello di rendersi conto che un lavoro come il management e la comunicazione non si improvvisa.
Per i prossimi passi l’idea è quella di trovare una squadra con la quale condividere la passione per il progetto, una squadra con cui definire i ruoli, i passi e lavorare con maggiore professionalità.
La musica impregna così tanto la tua vita che hai la usi anche nella tua “altra” professione, quella di educatrice. È uno strumento che ti facilita la vita?
Assolutamente. Lavoro con bambini e ragazzi con disabilità, organizzo e gestisco laboratori musicali all’interno di un centro diurno, ma poi mi capita di lavorare con bambini normodotati.
La musica mi aiuta molto a entrare in relazione, a parlare di sentimenti, a stimolare il movimento, a fare ritornare il sorriso. Scrivo moltissime canzoni per bambini che poi utilizzo nei miei laboratori, le più belle diventano canzoni di Sue.
L’attività live per te è molto importante. Hai in programma qualche data prossimamente? E com’è Sue dal vivo?
Per me l’attività live è fondamentale perché è il mezzo per divulgare i propri messaggi ed è il luogo per incontrare persone. I social o i modi per divulgare la musica via web sono importanti, ma asettici. Nei live c’è energia e soltanto chi va a un concerto può assorbirla. Durante i live cerco di creare molto contatto con il pubblico raccontando e introducendo i brani in modo personale.
Ho in programma alcune date che condivido sui miei social, tendenzialmente tutte in zona Milano.
Il tuo disco precedente è del 2018. Hai già delle idee sul prossimo?
Ho già il materiale per un eventuale prossimo disco, ma le idee sono un po’ confuse. Sto cercando una squadra per poterlo realizzare.