Si chiama Know Yourself il nuovo ep dei Tank and Tears. La band si forma a Prato nell’inverno 2013 dall’idea di Matteo Cecchi (basso e voce) e Claudio Pinellini (chitarre) di fondere le atmosfere post-punk degli anni ’80 con le sonorità delle chitarre acide della scena grunge di Seattle.

I due iniziano l’esperienza live e rilasciano una demo autoprodotta nel Maggio 2014 quando entra a far parte del gruppo il fiorentino Francesco Ciulli (batteria) che sostituisce l’uso delle drum machine.

Il lavoro si apre con Hills of Death And Blood, già portatrice di atmosfere piuttosto oscure, con memorie piuttosto marcate degli anni Ottanta, con la chitarra protagonista.

Crappy Monday si inoltra sugli stessi sentieri, con echi di shoegaze e post punk che si insinuano in un’atmosfera sempre piuttosto oscura.

Si prosegue con la veloce Trying to Forgive, in cui il basso fornisce trame piuttosto fitte e la batteria si erge a protagonista della seconda parte, in cui però anche una chitarra fiammeggiante manda lampi molto chiari.

Danger rallenta leggermente i ritmi, mette in evidenza la voce e si attorciglia attorno a un riff ripetuto. Si chiude con Song for Those Who Stay, che conferma gli stessi elementi di base.

Il suono della band è piuttosto compatto e deciso, le direzioni chiare benché si tratti di un debutto. La curiosità sta nel vedere se con il passare del tempo il gruppo saprà (o sarà interessato) a prendere anche direzioni e scegliere sonorità differenti.

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