Si chiama Celestino il nuovo disco delle Visioni di Cody, uscito a tre anni dal precedente Appennino Libero. Autofinanziato ed autoprodotto, “Celestino” è un disco libero da ogni vincolo. Una miscela di rock, punk e pop, su nove canzoni che cresono robuste, con la collaborazione di Michele Bertoni e Franco Naddei.
Visioni di Cody traccia per traccia
Giusto fra le nazioni apre il percorso del disco con una ballad meditativa e ritmata, che introduce al mondo di Celestino con calma e criterio. La calma, tuttavia, dura poco: Il mondo salvato dai regazzini, primo singolo del disco, mette sul piatto ritmiche punk e intermezzi elettronici, con uno stile che può far pensare a qualche episodio dei TARM.
La forza di mille uomini opta per un rock ragionato, che vive momenti elettrici ben distinti e disegna ritratti piuttosto vividi e non metaforici. A Celeste non chiedere quando è un breve strumentale che introduce a Mammarò, tra le più appassionate del disco, che parla di fascismo (e del giusto rifiuto del medesimo), inserendo il discorso in un quadro di sonorità articolate che sfociano quasi in psichedelia.
Bravi, giovani, cannibali sceglie un passo molto compassato, qualche variazione nel drumming, chitarre evocative per un altro pezzo in cui la meditazione è protagonista, accompagnata da un loop verbale ipnotico. A Celeste non chiedere come apre con una lunga introduzione strumentale, poi regala soltanto qualche parola su letto di sonorità morbide.
Si torna ad atteggiamenti punk con Nonpartononresto, che porta con sé anche qualche traccia folk. E dopo un disco molto calmo, la coda contiene veleno: A prova di stronzo chiude su ritmi robustissimi e con larghissime dosi di elettricità, e una coda psichedelica sfumata e allungata.
Disco significativo e ben suonato, quello delle Visioni di Cody. Qualche sorpresa ben piazzata, molte canzoni ragionate e numerose buone idee. Il risultato è un disco forse meno multicolore della copertina ma sicuramente molto positivo e piacevole da ascoltare.
Se ti piacciono le Visioni di Cody assaggia anche: Tre Allegri Ragazzi Morti