Corpoceleste, “mani che tirano in ogni direzione”: la recensione

mani che tirano in ogni direzione è il nuovo ep del cantautore emergente romano Corpoceleste. mani che tirano in ogni direzione rappresenta il secondo capitolo di un cammino indipendente, interamente realizzato in autonomia, nel quale il cantautore segue personalmente ogni dettaglio: dalla scrittura dei brani alla produzione sonora, dalla progettazione artistica e visiva fino alla fase distributiva.

Questo ep, che arriva dopo quello pubblicato lo scorso dicembre, ha la funzione di aprire le porte al nuovo concept album di Corpoceleste, presentato come un archivio di presenze e ricordi del suo passato, in cui ciascun brano è rivolto a una persona, a un sentimento o a un’esperienza che hanno inciso profondamente nella sua vita. 

L’ep che ho pubblicato a dicembre mi ha messo completamente a nudo, quindi, per questo secondo capitolo, ho deciso di cambiare direzione. Ho mantenuto il mio stile di scrittura autobiografico e confessionale, ma ho sperimentato con il sound. Io e il mio produttore, Uakari, abbiamo tratto ispirazione dai pezzi indie rock che ci inviamo quotidianamente su WhatsApp. Questa scelta è stata tanto naturale quanto fortunata, dato che i singoli estratti finora hanno riscosso un successo inaspettato: “nomade” ha collezionato quasi 30.000 ascolti in soli due mesi, e “posaceneri” mi ha permesso di partecipare al Primo Maggio Latina

Corpoceleste traccia per traccia

Si parte da virginia woolf, si parte dal morbido e dalla letteratura per aprire l’ep con toni e modi molto tranquilli e malinconici. Ci si muove tra le figure retoriche alla ricerca di una vita romantica e forse impossibile.

Conta gli arti braccia, con Ben Cavendish e Maria Faiola, molto fitta e sognante ma anche ansiogena, in un brano in crescendo che si fa sempre più ritmato e denso di influenze urban.

Un giro di chitarra introduce nomade, che parla di amore muscolare ma anche di omofobia. Scuse e spiegazioni si perdono, mentre qualche coro di sapore tribale allarga le prospettive del brano.

Andamento molto vivace quello di posaceneri, che chiude il lavoro in cerca di un’approvazione, mentre l’interlocutore fuma il proprio dolore e una chitarra chiude con assolo.

Qualità alta per un ep pensato, scritto e messo su traccia in modo ineccepibile: Corpoceleste racconta episodi di vita con sincerità e con una produzione impeccabile, perfettamente in linea con il periodo e in grado di raccontare con assoluta proprietà.

Genere musicale: cantautore, pop

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