I Sick Tamburo tornano con il nuovo singolo Ho perso i sogni, disponibile su tutte le piattaforme digitali. Il brano anticipa il prossimo album della band, atteso all’inizio del 2026, e arriva accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Stefano Poletti, consolidando un percorso artistico capace di trasformare fragilità, dolore e paura in energia e sincerità sonora. La canzone racconta la storia di un ragazzino di tredici anni rimasto solo tra le macerie della sua città, cercando di sopravvivere mentre i suoi sogni gli vengono portati via.
La narrazione fonde intimità e tensione emotiva, seguendo linee vocali sospese e un tappeto d’archi che culmina in un ritornello potente, dove chitarre, basso e batteria evocano il rumore di un treno in partenza verso qualcosa di nuovo.
Il brano è frutto della produzione, registrazione e mix di Gian Maria Accusani, con la partecipazione di Giovanni “Joe” Ludovisi al contrabbasso. La copertina, realizzata da Davide Toffolo, e la grafica di Paolo Proserpio completano l’identità visiva della release, in distribuzione tramite Believe e sotto l’etichetta La Tempesta Dischi.
Una band tra storia e continuità
Nati a Pordenone dall’esperienza artistica di Gian Maria Accusani ed Elisabetta Imelio dopo i Prozac+, i Sick Tamburo si distinguono per un linguaggio diretto e riconoscibile nella scena alternativa italiana. La loro carriera inizia con pubblicazioni su MySpace e YouTube, con brani come Intossicata e Topoallucinazione, caratterizzati da ritmi ripetitivi e testi minimalisti. Fin dai primi singoli, come Il mio cane con tre zampe, la band instaura una collaborazione duratura con Stefano Poletti per i videoclip, rafforzando la propria estetica e identità visiva.
Nel corso degli anni, i Sick Tamburo hanno pubblicato album significativi tra cui A.I.U.T.O. (2011), Senza vergogna (2014), Un giorno nuovo (2017), Paura e l’amore (2019), e Non credere a nessuno (2023), accompagnati da tour nazionali e progetti speciali come il charity single La fine della chemio, che ha coinvolto numerosi artisti della scena italiana. La band ha saputo reinterpretare il proprio repertorio con il progetto Back to the roots (2022), dimostrando la capacità di unire coerenza stilistica e sperimentazione.

