Lorenzo Olivieri aka Counterfly, nato a Brescia nel 1995, batterista jazz di formazione, inizia a produrre musica elettronica nel 2013 e due anni dopo si trasferisce a Berlino. La sua produzione mescola influenze jazz e classiche con sonorità di tipo ambient e IDM. Il suo ep di esordio si intitola Glazed.
Counterfly traccia per traccia
Si parte da Glazed, la title track, con movimenti per lo più notturni e per lo più sotterranei, ma senza tracce di angoscia. Ci sono brevi vocalizzi femminili che conferiscono soltanto altra gentilezza al discorso, discorso che si colloca su tracce dalle caratteristiche soul-trip hop ma senza estremismi.
Più ritmata City of Thoughts, che può far pensare a certo tipo di dancefloor elegante. Entra direttamente il pianoforte in gioco in Death of a Squirrel, mood parzialmente malinconico ma temperato da percussioni che si spargono su territori e panorami molto vasti.
Si procede con Glimmers, che parte addirittura con un giro di chitarra. Il battito entra ma non è invadente, ma aiuta a creare un groove costante e molto fluido. Si chiude con Biomüll, ancora pianoforte e ancora malinconia, ma qualche gemito spaziale e lezioni apprese dai Radiohead più morbidi.
Il disco sceglie le direzioni giuste e dimostra come Counterfly abbia perfetta nozione delle proprie possibilità. C’è la sperimentazione, ma c’è anche la capacità di creare melodie di buon sapore, trovando il giusto equilibrio fra le parti.

