Che cosa c’è di più sereno e simpatico che iniziare la settimana con un bel disco di screamo? Bymyside, formazione screamo/punk/hardcore romagnola composta da Filippo Cinotti, Francesco Antonelli, Michele Ambroni, Nicolò Borgognoni e Michele Alessandri, ritorna, a due anni dall’ep “La Negazione Della Realtà” con gli otto brani di Affogare, Risalire, Ricadere.
Bymyside traccia per traccia
L’apertura è affidata a E ancora… quanto vorrei odiarti, un bello schiaffo in faccia all’ascoltatore, giusto per carburare bene fin da subito. “Urlo” a parte, le basi su cui si appoggiano Bymyside sono di punk-hardcore tirato ma non esasperato. Lo conferma la seconda traccia, Convinzioni che crollano, che appoggia molta della propria forza su tessiture di chitarra piuttosto articolate e su una struttura soggetta ai cambiamenti.
Non siamo più ciò che eravamo ha una lunga introduzione strumentale con spiccate doti melodiche: la tempesta si materializza poi ed è piuttosto ingente. Forme geometriche nel buio che ci circonda invece è montata al contrario: l’assalto arriva subito, mentre la seocnda parte è più morbida e malinconica.
Aurora, intermezzo strumentale, punta su toni molto moderati. Si torna a picchiare con Tutto resta uguale, che ha un percorso piuttosto fluido. La fluidità va invece smarrita in Utopia di ogni giorno, roboante sulle prime e poi distesa su declivi sonori leggermente più rallentati. Come dovrei oppormi? chiude il disco restituendo lo scettro alla chitarra, che tesse le ultime trame tuffandosi anche in suoni post grunge.
I toni dei Bymyside sono estremi per quanto riguarda testi disperanti e urlati come se non ci fosse un domani. Al contrario la parte strumentale si distingue per discorsi piuttosto allargati e anche evoluti. Un album d’impatto ma anche molto interessante.
