Uscirà il 20 marzo, edito da La Clinica Dischi, il disco d’esordio di Fooga & Nico dal titolo Gente di Passaggio. Nove canzoni ricche di istinti folk e ispirazioni d’autore, con una certa voglia di ribellione alla base. Così lo racconta il comunicato stampa:
“E’ un disco che vuole raccontare questo periodo di transizione tra due millenni, forse tra due epoche, tentando di metterne in rilievo luci e ombre: il disagio delle nuove generazioni, l’amore ai nostri giorni, la condizione di chi è costretto a gesti eclatanti, come arrampicarsi su una gru, per gridare l’ingiustizia di un’esistenza insostenibile e poi ancora la ricerca del futuro, la follia, la necessità del cambiamento.
Un tentativo non solo artistico e culturale, ma anche “umano”, di non farsi travolgere da questo assurdo presente, anche per un istante soltanto, per poterlo guardare negli occhi e metterlo a nudo, raccontandolo attraverso le parole e i diversi sviluppi musicali che ne seguono. Spicca il rapporto della band, e di Nico in particolare, con la propria generazione, che viene in qualche modo provocata e definita, appunto, “gente di passaggio”, “generazione dimenticata, qui ferma, incatenata”, di cui l’autore stesso si sente parte integrante, trasformando la critica in autocritica”.
Fooga & Nico traccia per traccia
Impronte sulla neve apre il disco con buone dosi di pathos: il testo parla di situazioni del contemporaneo, dalla Val di Susa a Baghdad, mentre la musica è quella di una ballata folk piuttosto ardente. Più tranquilla, almeno nei modi, Danzando per le strade (la notte), non proprio una Dancing in the streets, piuttosto una ballata di chiara ispirazione folk con molto in comune con cantautori e band italiane del genere.
Il lato oscuro si impernia su un giro di basso piuttosto vivace, per un pezzo piuttosto appuntito. Si torna a istinti folk morbidi con La Follia, che pure accoglie una chitarra elettrica capace di qualche ricciolo, qui e là.
Fisarmonica e atteggiamento narrativo per La Cartomante, che danza con calma e ritmo. Incalzante, acustica e battagliera Neanche un rimorso (a Jules B.), costruita in modo classico e piuttosto epico. Sorprendente l’evoluzione di Gente di passaggio, la title track: si apre con una prima parte “normale”, con una canzone rock-pop dagli atteggiamenti rivoltosi, salvo poi approdare a una sorta di suite quasi progressive, con varie fasi e diversi cambi di ritmo.
La morbidissima Sotto la pioggia invece si mantiene in canoni molto standard e soft. Si chiude con la session Anno 2010 (studio live version), un’escursione in campo jazz, ma con esiti folk e l’attualità come tema del testo (come spesso nel resto del disco).
Disco con qualche spunto di buon interesse, quello di Fooga & Nico. Un esordio che punta all’intensità e raggiunge spesso i propri obiettivi, regalando anche qualche pennellata sorprendente qui e là.

