Scopare è il primo disco del collettivo Canzoni per, progetto lanciato dalla giovane etichetta Pezzi Dischi. Questo debut album è un concept, a cui ne seguiranno altri: un racconto sentimentale, non senza ironia e con irriverenza, dai primi giorni di meraviglia fino alla consapevolezza della fine, senza ordine cronologico.
Canzoni per traccia per traccia
Il disco parte con la breve e profondamente nostalgica Renato, su ricordi da adolescenza, con finale amaro.
Più sognante 7 ore di techno, che ha un andamento ondeggiante, ma non scaccia le sensazioni tristi date dalla memoria e dalla consapevolezza che la “lei” in questione sta con un altro.
Nel Vento d’Ottobre arriccia un po’ sensazioni e sonorità, si fa vintage, lavora sul groove, affidandosi ai consigli dei baristi di Roma.
Sensazioni di follia immerse però in una malinconia profonda, alimentata dal pianoforte, quella contenuta in Donnie Darko.
Ritmata e vagamente danzereccia, ma con una tromba con sordina in sottofondo, La Classica Fica Indie, uno dei pezzi più vibranti del disco.
Canzoni per scopare va sull’acustico, sempre cantata a mezza bocca, questa volta con un po’ di ironia (e una citazione da Battiato mascherata).
Si torna a sensazioni cupe con Anche in un posto triste. Acquaticcio offre sensazioni sotterranee, ma piano piano lascia emergere anche una certa quantità di rabbia.
Problemi con la pasta all’interno di Molisana, un po’ cantilenante e disegnata su una linea semplice di basso.
Si chiude con una passeggiata Sui tetti, morbidina ma “con qualcosa di urgente/dentro i corpi malati/di noia e di niente”.
A dispetto del titolo provocatorio, non è proprio una festa il disco di Canzoni per. Il collettivo concentra anzi sentimenti molto cupi, stemperando solo ogni tanto con ironia, che però è spesso amara. Emerge una buona qualità di scrittura e suoni che sanno di contemporaneo.
Genere: itpop
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