I Segreti, “Qualcosa da risolvere”: la recensione

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Qualcosa da risolvere è il nuovo disco de I Segreti, in uscita oggi 5 febbraio per Futura Dischi, distribuzione Sony Music Italy. L’album, anticipato dai singoli Non Cambierà, Lei e noi e Come fai tu, nasce per suggellare la maturità artistica della band di Parma che, dopo aver collezionato oltre quattro milioni di stream, prosegue il proprio percorso di ricerca nel Pop contemporaneo, senza dimenticare l’importanza delle melodie e di quei testi generazionali diventati il loro marchio di fabbrica.

Qualcosa da Risolvere è un disco che mette ancora di più l’accento su uno sguardo introspettivo sulla realtà, sulle difficoltà e sulle costanti incertezze nell’essere ragazzi oggi.

Sensazioni racchiuse alla perfezione nella title track: romantica, leggera e allo stesso tempo riflessiva, così come gli altri otto brani, che non temono di nascere ed evolversi intorno al mondo del pop italiano, quello capace di diventare di tutti prima di chi l’ha voluto scrivere.

Riflessivo, cantautorale, generazionale: il dna musicale de I Segreti vive e si evolve in Qualcosa da Risolvere, definito dalla stessa band “un altro disco pop con una serie di canzoni da risolvere”.

I Segreti traccia per traccia

Il pianoforte e molta malinconia si manifestano in Vivere in società, partenza atipica per il disco, con una ballad schiva e condita anche dagli archi.

Non cambierà invece parte con la chitarra acustica e aggiunge le percussioni a un brano sempre morbido e intimo ma più dinamico.

Un po’ più brit e anche quasi beatlesiana (seppure filtrata da Cremonini e amici) l’atmosfera di Vivi. Si torna sul morbido con Come fai tu, romantica e avvolgente.

Si va su terreni più appuntiti e ricchi di groove con Generazione, canzone perno del disco, sfaccettata ed esplorativa. Feste abbandonate e tristezze da superare nella insistente La macchina, la strada.

Lei e noi è un ritratto al femminile (con fiati) che prende un’onda pop e la segue fino alla fine. Fiati anche per Salto, che è fra i brani più vivaci del disco e che affronta il futuro anche grazie a una movimentata linea di basso.

Si chiude con la title track, Qualcosa da risolvere, che torna al pianoforte e alla malinconia, pensando a una storia finita.

Prendendo le mosse dal pop storico (gli Stadio? Ma forse è solo per l’accento) e filtrandolo attraverso i Novanta, i Duemila, i Dieci eccetera, I Segreti finiscono per ottenere una formula abbastanza personale, magari non originalissima ma sicuramente efficace.

Genere: itpop

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