Statue di cera è il nuovo singolo e video di Ambradea, primo brano estratto dall’album d’esordio, EsSENZA, in uscita in primavera.
Ognuno di noi inevitabilmente passa attraverso un processo di crescita, condizionato dall’ambiente circostante in cui viviamo, che ci porta a costruire ciò che poi diventeremo da grandi. Con Statue di cera, Ambradea apre una finestra sull’infanzia, cercando di riconnettersi a quando per la prima volta ha capito che sarebbe dovuta crescere prima del tempo.
La canzone parla di famiglia, di legami affettivi che si creano e si disfano, di come la mente di un bambino elabora e plasma sensazioni dentro di sé creando fili e matasse da sbrogliare. È una storia a lieto fine in cui c’è una presa di posizione, un ribadire il concetto che, nonostante tutto, la parte più pura di noi che crediamo perduta per sempre in realtà è lì con noi e sogna, vive, esiste.
Ho scelto “Statue di cera” come primo singolo dall’album, perché è un brano a cuore aperto, uno squarcio in quella parte dell’infanzia dove tutto si crea e tutto si distrugge. Le mie statue di cera non sono altro che la corazza della me adulta che finisce con lo sciogliersi al calore di un primo raggio di sole. Sono la mia essenza di essere umano che si scompone e si ricompone continuamente. La parte che viene scoperta, ciò che si cela dietro alla compostezza di una statua, rappresenta la fragilità e la facilità con cui a volte veniamo scottati