“Babylon K ep”, Babylon K: la recensione #ScouttraKs

Nati nel 2013, i toscani Babylon K mettono su disco (ok, sul web) il loro primo ep, composto di quattro pezzi immersi nell’indie rock contemporaneo, con qualche spunto garage.

Si parte con una piuttosto monolitica Feenings, che basa il proprio incipit su una chitarra potente, anche se qualcosa nel corso del brano si scioglie un po’.

Why are we living now? si proietta su ritmi e sonorità più eclettiche, con qualche inserzione ritmica a metà brano ma anche qui il livello di potenza è considerevole.

Piuttosto accelerata anche Eternal Friendship, con un lavoro molto intenso di chitarra e di basso e un drumming capace di essere ora molto evidente ora più nascosto.

Più morbida, ma non addormentata, Waitin’ for the shine of light, che oltre alle evidenti influenze indie vanta anche un sound vintage, con direzioni psichedeliche appena accennate.

C’è molta energia nei quattro brani e, si direbbe, nella band. La personalità, si intuisce, non fa difetto, ma se il primo passo è buono, è necessario un secondo passo in avanti anche in termini di originalità. Le premesse, comunque, ci sono tutte.

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