Disponibile su tutte le piattaforme digitali il nuovo album, il primo full length, di Bastiano, alter ego musicale di Luca Bastianello. Un importante capitolo che valorizza ciò che viene catalogato come difetto, lo stesso che ci rende unici in un mondo dove si rincorre la perfezione.
Questa è la prima riflessione nata dalla copertina che rappresenta il nuovo disco di Bastiano, Punti che si uniscono, una metafora che ci porta a cambiare direzione in base alle scelte che prendiamo. Raccoglie in sé un invito al dialogo, per avvicinarsi con garbo laddove c’è motivo di confronto. Il titolo prende spunto da una manciata di parole presenti in uno degli otto brani racchiusi nell’album. La scelta è dettata dalla necessità di lasciare da parte ogni forma di ripensamento per evitare che quel sassolino nella scarpa diventi pietra.
Bastiano traccia per traccia
Introduzione su orizzonti sonori che si allargano per Stampalia: una giornata di spiaggia con qualche contrasto, in un brano di sapore narrativo.
Riflessiva e acustica, ecco poi Il monologo, che ha suoni e ritmi abbastanza guizzanti. Orchestrazione piuttosto elaborata e strutture sonore che si sovrappongono in Dimmi cos’è.
Acustica, ma poi più variegata, ecco Siamo di passaggio, che abbraccia momenti e argomenti diversi, fondamentalmente per raccontarsi. I costi della felicità e qualche esortazione nel midtempo di Luogo comune.
Il pianoforte e un certo senso del dramma aprono Falangi, che parla di angeli e fa ricorso a metafore, ricordi e a un climax emozionale per acquistare quota e volare via.
Un po’ più sincopata Panda, che racconta un viaggio in auto, con abitudini e desideri che si affollano. A chiudere, Umane deviazioni, a inseguire attese e viaggi, fisici e mentali.
Ottimo lavoro quello di Bastiano, che riempie il disco di canzoni molto fitte di pensieri ed emozioni. Un album molto consistente e pensoso ma mai fermo, che si ascolta con estremo piacere.
Genere musicale: cantautore
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