Il nuovo ep di Cappie, Come Sarebbe Se Cambiassimo Il Passato è una raccolta di pensieri che affiorano quando ci si ferma a guardarsi indietro, chiedendosi cosa saremmo diventati se avessimo fatto scelte diverse.
Il primo ep di Cappie è in uscita su tutte le piattaforme digitali in distribuzione The Orchard. Tutto sembra parlare di un’urgenza autentica, quella di chi scrive canzoni perché non sa farne a meno, ed è per questo che questo disco si candida ad essere un nuovo manifesto generazionale, di chitarre distorte, voce graffiante, testi che alternano rabbia e vulnerabilità.
Cappie traccia per traccia
Arriva da piuttosto lontano Forse è il destino, brano d’apertura con sensazioni noise. Il ritmo è battente di fronte all’ineluttabilità del destino. Sensazioni TARM con un po’ di punk e di ruvidità sullo sfondo, per un pezzo piuttosto diretto ma suscettibile a qualche variazione di percorso.
Più sommessa la partenza di Soli al mondo, che poi alza i giri del motore e alza decisamente la voce, proponendo una propria via all’anthem rock. Ritmi di medio rock in Rètina, che ha suoni abbastanza pieni e piuttosto vintage e che cerca un senso a questo tempo che se ne va.
Pensieri notturni urla fin dalle prime battute, con un andamento molto diretto. Il disco si chiude con un’ampia ballad elettrica come Felicità, che orienta i propri pensieri in apertura verso un futuro che però non sembra vicinissimo.
Cappie pubblica un buon estratto delle proprie capacità, caricando tutto con una rabbia elettrica ben coordinata. Non sarà l’ep più innovativo uscito nel 2025, ma sicuramente contiene brani e sentimenti del tutto sinceri e capaci di emozionare.
