Come sempre è il nuovo album di Caravita, in uscita per Musicraiser. Il disco segue il debut album “È così che va” del 2015. Come sempre riprende le atmosfere cantautorali più classiche, italiane e internazionali, registrate partendo da chitarra e voce in presa diretta.

Questa scelta ha catturato la verità delle canzoni e la giusta emozione tra parole e musica. Caravita si è avvalso della produzione di due amici (Massimo Germini e Lele Battista), dalle diverse caratteristiche e dalla grande esperienza: insieme hanno pescato nelle rispettive influenze e contaminazioni fatte di corde vintage, suggestioni anni 80, pizzichi di world music fino alla contemporaneità dei giorni nostri.

Caravita traccia per traccia

Colori apre il disco con una canzone gentile ma movimentata, costruita sulle differenze cromatiche ma anche su un impeto continuo.

Scoppiettante è la seguente Per ora, che mescola con giudizio analogico e sintetico, per un risultato che è pop ma dalle chiare tendenze cantautorali, tra sogni e speranze (“sogna via le lacrime dagli occhi/sogna via i domani/sogna via gli addii”).

Marcatamente cantautorale, anche con spunti nostalgici, ecco poi Le piccole cose, con la chitarra in evidenza. Più sfumate le sensazioni di Scarabocchio, che per il resto condivide i principi della canzone precedente.

Anno bisestile si occupa di fare i conti sul tempo, in un pezzo cadenzato che racconta della solitudine.

Storie di clochard si affacciano su Anima d’asfalto, ritratto dotato di un certo realismo. Molto più eterea Filastrocca, che si riempie di malinconie acustiche.

Qui ha un andamento vivido, parla di nuovo di sogni, ma stavolta anche di furti di bici e soprattutto di amici andati via.

Di nuovo è Il tempo al centro del cantare, per un altro brano che fa emergere delle nostalgie un po’ degregoriane.

Si chiude con un pezzo ancora spinto e rotondo, Fino in fondo, che ha risonanze folk di marca internazionale.

Un disco di sapore classico ogni tanto, in mezzo a tendenze sonore che vanno spesso in direzioni diverse, ci sta. Anche se va detto che pur avendo radici tradizionali, Caravita non rifiuta colori nuovi, ma mettendo sempre al centro la sostanza di canzoni spesso piuttosto forti.

Genere: cantautore

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