Rubando il titolo da Goethe, esce Affinità Elettive, il secondo singolo ufficiale dei Confini. Ciò che è successo negli ultimi due anni non ha fatto che esasperare dinamiche entrate nel nostro quotidiano in modo prepotente già da un po’ di tempo. Alla fine siamo solo animali, che quando si sentono in pericolo tirano fuori gli artigli, drizzano i peli e si preparano all’attacco.
Un attacco che però, molto spesso, si riduce a un’aggressione fuori fuoco verso qualche nostro simile. Un urlo di battaglia al silenziatore, lanciato attraverso un rassicurante schermo. I Confini tornano con un singolo che non perdona, che ci guarda in faccia per quello che molto spesso siamo, indipendentemente da quello che vorremmo essere. “Siamo il modello di chi ci ha scelto”, e forse è proprio questo il problema.
La massa soffre di un disturbo d’identità; colpa dei media e delle informazioni alienanti trapiantate nel subconscio collettivo. Il genere umano prova a reinventarsi quotidianamente per apparire più interessante e impeccabile. L’individuo è il tutto ed il nulla miscelato in un contenitore di ansia, gelosia, odio, felicità transitoria, avidità e amore velenoso. Solamente saper interpretare la vita oltre il fisico può esorcizzare la maledizione dei potenti.
