DFWU, “Dedicato alla luna”: recensione e streaming

dfwu

Il nuovo ep dei DFWU (Don’t Fuck With Us) si intitola Dedicato alla Luna ed è un’ode alla contaminazione; segnato da una fluidità sonora evidente, il progetto diventa testimonianza del collettivo nei confronti di una società troppo spesso tendente all’omologazione e al grigiume.

Accorpando singoli già editi ad alcuni nuovi brani, i DFWU danno vita a una raccolta che unisce gli stilemi del rap a un approccio strumentale che rinnega i confini, lasciando spazio a sonorità distese e ad incursioni jazz. Un ep variegato e consapevole, che trova la propria forza nell’essere diverso dal resto.

DFWU traccia per traccia

Si parte subito forte e alto con Icaro, che ha ambientazioni tra il noir e il jazz, ma riempie gli spazi per i contenuti con idee hip hop. La canzone ha momenti molto diversi, passa dal calmo e malinconico al frenetico, e viceversa, finendo sui tasti del pianoforte.

Gioca molto con le parole Cronico, che si appoggia sui fiati ma anche su un fraseggio fittissimo e sulla collaborazione con Moder. Tra citazioni bibliche e slappate di basso, il pezzo si muove sui bassifondi per un po’, salvo poi spiccare il volo all’improvviso.

Più recitato (forse al telefono) che rappato il testo iniziale di Se non la vedi tu, che poi vede crescere i ritmi in modo piuttosto impetuoso. Sogni di altri universi sono inquietati da ulteriori pensieri neri.

Molto notturna l’aria che si respira in Quello che mi resta, un po’ più contemplativa, fumosa e cantautorale dei brani precedenti. Si parla di calcio, almeno in apparenza, in Capicannonieri, pezzo molto movimentato e vivace, che cita Roby Baggio, associa le voci, si muove sinuoso sui fiati e cambia spesso atmosfera.

La title track Dedicato alla Luna ha un’intro sempre notturna ma con strutture e testo rap più marcati. Il brano si sviluppa in modo aggressivo e doloroso, benché le immagini e i suoni siano per lo più molto morbidi e poetici. Si chiude con una fluidissima Outro, con Giovanni Giacometti, sulle onde di una tromba che furoreggia.

Ottimo esempio di contaminazione quello offerto dai DFWU, che fanno avvicinare, in modo forse non del tutto inedito ma sicuramente significativo, generi all’apparenza distanti, in un dialogo particolarmente costruttivo e bello da sentire. Venti minuti abbondanti da passare in piacevolissimo ascolto.

Genere musicale: jazz, hip hop

Se ti piace DFWU ascolta anche: Studio Murena

Pagina Instagram DFWU

Iscriviti subito al canale Telegram di TRAKS

Rispondi

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi