Al di là del tempo è il nuovo singolo di Elia Truschelli disponibile su tutti i digital store. Il brano è un primo tassello di quello che sarà il suo prossimo ep in uscita in autunno.
Al di là del tempo è appena uscito: cosa rappresenta per te questo brano?
Al di là del tempo parla di tutte quelle sfumature invisibili di un rapporto che cresce e si evolve costantemente, è una dedica a mio padre che ha contribuito a rendermi quello che sono. Il mio modo di dire grazie attraverso la musica.
Il tema del tempo – vissuto, sprecato, ritrovato – attraversa il testo con forza ma senza retorica. Quanto ti è costato, a livello emotivo, scriverlo?
A essere sincero, rispetto a molte altre canzoni che ho scritto, Al di là del tempo non ha impiegato molto a prendere forma, le parole erano già scritte da qualche parte nella mia testa, le ho solo pescate. Però quando la canto dal vivo mi commuovo ogni volta, perché percepisco che è pura. Non c’è nulla che cambierei di questa canzone.
Che reazioni ti aspetti o hai già ricevuto da chi ha ascoltato Al di là del tempo?
Sto ricevendo solo pareri positivi. Mi rende molto felice perché tutte le recensioni del brano sono concordi e parlano tutte della sua genuinità. Rispetto ad altre canzoni in cui ho ricevuto critiche più o meno costruttive sulla musica o sul testo, Al di là del tempo non ne ha. Sento che questo può essere un ottimo punto di riflessione per basarmi sui prossimi lavori musicali.
Vieni da un contesto artigiano, hai lavorato accanto a tuo padre per anni: quanto ha influenzato questo mondo il tuo modo di scrivere e vivere la musica?
Mi ha semplicemente formato. Sono sempre stato dedito al lavoro, non temo i sacrifici e nemmeno la fatica nel raggiungere i miei obiettivi attraverso lo sforzo e l’impegno. L’influenza è evidente e non mancherà mai la semplicità e la naturalezza nelle mie canzoni.
Hai lasciato un lavoro stabile per seguire la tua vocazione artistica. Cosa ti ha dato il coraggio di fare questo salto?
Non ho mai lavorato come dipendente, sono sempre stato un lavoratore autonomo e ho affrontato più volte il rischio e l’instabilità. Ma non ho mai avuto dubbi né in questo né nello scorso lavoro. È questione di come si cresce, mio padre mi ha trasmesso questo: se ti impegni e metti il massimo in quello che fai, non c’è rischio che tenga. Puoi affrontare tutto.
Fiore di maggio e Al di là del tempo sembrano due pezzi dello stesso puzzle emotivo. Quale filo conduttore unirà i brani del nuovo ep?
È un viaggio attraverso cinque canzoni, cinque stati emotivi diversi, cinque passaggi della mia vita, contraddistinte da scelte importanti, gratitudine verso le persone più importanti della mia vita e considerazioni sull’importanza dell’oggi e ora e della conquista della felicità.
Hai già in programma live o presentazioni per accompagnare l’uscita del nuovo progetto?
Certamente, presenteremo il nuovo ep con la band che ha registrato in studio i brani. A breve usciranno le date dei concerti.
