Guardare le facce che fanno i Lamette in copertina è il modo migliore di capire lo spirito della #incontrixsingoli, questa simpatica playlist che celebra gli amori che nascono, ma soprattutto quelli che finiscono.
Lamette, “Zucchero filato”
zucchero filato è il nuovo singolo del duo Indie/Lo-fi Lamette. Ma di zucchero ce n’è pochino in questo singoletto amaretto depressetto. A pochi mesi dalla pubblicazione del brano quando ti spogli il duo piacentino presenta un brano dalle sonorità Lo-fi con un approccio musicale che si avvicina all’Alt-Pop, cercando di rileggerlo in modo personale a livello di stile e arrangiamenti. “Con zucchero filato abbiamo deciso di adottare un approccio musicale più incentrato sul Lo-fi (che in Italia è ancora poco conosciuto), cercando di adattarlo al nostro stile dandogli una nota Pop che generalmente manca al Lo-fi.”
Vi Skin, “Do you feel me?”
Una cascata di parole, qualcuna anche un po’ inviperita, arriva da Vi Skin, alias di Sofia Pelle, classe ’93, cantautrice ciociara che ha iniziato a comporre i suoi primi pezzi quando aveva solo 15 anni. Dice di sé: “Ho iniziato, così, per gioco, e tutt’ora lo prendo come tale; è bello saper vivere le proprie passioni trovando il giusto equilibrio tra leggerezza, serietà, dedizione e divertimento. Amo condividere, amo il dialogo, amo stabilire un contatto, ma prima di fare queste cose, ho dovuto fare la cosa più difficile. Amarmi. Ascoltarmi. Conoscermi. Ho imparato che abbiamo il potere di scegliere di stare bene; è seguendo questo pensiero che ho deciso di vivere in maniera attiva la mia vita, di esserne la protagonista, di dare valore al mio tempo. Ho imparato a trarre qualcosa di positivo dalle esperienze più amare…In seguito, ho imparato la cosa più difficile: rendere produttivo il mio malessere. La musica mi ha donato tanto, mi è stata sempre accanto, mi sembrava giusto darle qualcosa in cambio, dei frammenti della mia anima in segno di riconoscenza”.
Marta Tenaglia, “Bonsai”
Si va sull’elettronico con Marta Tenaglia e con il suo ultimo singolo Bonsai, che si inabissa un po’ in suoni sotterranei, ma che parla anche di santa Rosalia, niente meno. Un esordio particolarmente interessante e una voce piuttosto originale, almeno a giudicare da questo primo risultato.
Martelli, “Qualcosa come ti amo”
Questioni di occhi e di gente che vola all’interno di Qualcosa come ti amo, curioso e un po’ new wave singolo di Martelli. Qualcosa come ti amo è il secondo brano dell’artista dopo l’esordio con Duello, uscito a inizio giugno e capace di raggiungere 100mila streaming su Spotify in poco più di 4 mesi. Ad affiancarlo in questo caso Dario Dariella Moroldo, proveniente da uno dei gruppi più innovativi e originali della scena indipendente italiana degli ultimi 20 anni: gli Amari.
Lysa, “Kiss (Muah Muah)”
“Ti regalo un kiss (muah muah)/per i giorni tristi quando sei con lei”: sembra carina ma è perfida questa Lysa, che pubblica il singolo con un parecchio ritmo e un po’ di veleno Kiss (Muah Muah). A proposito del brano Lysa commenta: “Kiss è un pezzo provocatorio dedicato a chi finge di star bene con qualcuno ma poi si ritrova a volere altro e rimane in un loop di tristezza. Ti dà quel boost di sicurezza e ti fa sentire più forte degli stronzi che ti hanno perso. L’ho scritto in un periodo abbastanza down, forse anche per smuovere il mio umore e quello degli altri in questo momento complicato”.
Memento, “Mollamy”
Mollamy, con la y, è il nuovo singolo di Memento, diciottenne nuovo virgulto di Asian Fake, che mette lì una mezza citazione calcuttesca (“devo solo imparare a camminare di nuovo”) in un pezzo cantato a mezza bocca e anche un po’ oscillante. “MOLLAMY” è un dolce capriccio, scritta durante un brutto pomeriggio temporalesco un po’ di tempo fa. Volevo fottere le bad vibes. Inverno stammi lontanto! Non voglio avere freddo”.
Mazzini, “Coppia”
Un desiderio di felicità (almeno part time) agita dal profondo Mazzini, all’interno del suo nuovo singolo Coppia. Un esordio ricco di synth e di cuori infranti, insomma perfetta per #incontrixsingoli. «Ho scritto “Coppia” parlando di situazioni ed episodi accaduti veramente, ripensando a me stesso e alle persone che mi circondano. Questa canzone è stata scelta come primo singolo perché credo che sia lo specchio del mio modo di essere quando faccio musica: un cantautore malinconico, ma non triste e a volte ironico. Spero che questa uscita possa essere un inno per chi ha voglia di stare bene».
Cef, “Interessante”
Interessante è il titolo, il refrain e il concetto centrale del nuovo brano di Cef. Alessandro Omar Cefalota, classe 1998, originario di Varese, si avvicina al mondo della musica a 7 anni cominciando a suonare la chitarra elettrica, per poi iniziare con le prime composizioni di strumentali a 11 anni con Logic Pro. La scrittura arriva invece tre anni più tardi, sperimentando dapprima canzoni rap classico, per poi passare col tempo a un pop-urban.
“Questa canzone è stata creata in quarantena, ho scritto a Pherro per chiedergli una base e dopo pochi giorni mi è arrivata così come la sentite. Mi sono ispirato molto alla situazione che stavo vivendo e l’ho descritta senza modifiche. Ho da poco iniziato a convivere con la mia ragazza e le giornate passavano tra studio, cene ordinate dalle app e serie tv varie. Trovo che ci sia una magia nella stanza quando tutto è così come dovrebbe essere, mi sembrava giusto farci una canzone.”
Dalila Spagnolo, “Giallo Fiore”
Un tuffo in sonorità un po’ più vintage, quello che facciamo con Dalila Spagnolo e con Giallo Fiore, canzone dalle sonorità composite ma dall’andamento piuttosto semplice. Dalila è una cantautrice che da sempre spazia dal Soul al R’n’B, passando per il Gospel, come corista della Compagnia Corale “Just4Jesus” diretta da Tyna Maria, con la quale studia Formazione Permanente nel Metodo “PraiseVoice”, e dal jazz, che studia presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce.