Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con gli Insonia Rosa, interessante duo di Monza che ha di recente pubblicato un nuovo disco dal titolo Nel momento del bisogno, mettendosi in discussione, aprendosi a nuove influenze e senza mai guardarsi indietro. Ecco cosa ci hanno raccontato.
Cos’è cambiato dai tempi di Soggetto non identificato?
Per noi un mondo intero. Apprezziamo l’umiltà con cui abbiamo cercato di superare le difficoltà e sono state diverse; sì siamo cresciuti tantissimo e abbiamo ancora tanta voglia di crescere.
Descrivete il vostro progetto con il nome di tre alcolici e ci spiegate le vostre scelte?
Franciacorta, per la ricerca della bolla perfetta e della qualità. Birra, per la semplicità e per la genuinità. Whisky, per la botta che ti dà.
Le vecchia scuola del cantautorato e un’attitudine più pop, è questa la chiave degli Insonia Rosa? Ed è questo che ci vuole comunicare la copertina? Fate finta di non conoscervi, cosa vi comunica il vostro artwork, e cosa vi aspettereste da un disco con una Gioconda in copertina?
La Gioconda è un’icona che scalda i cuori italiani, giochiamo in casa. Per quello che rappresenta artisticamente e per com’è fatta sulla cover dell’ep, vuole simboleggiare semplicità, patriottismo e ricerca del sublime celato. Ci aspettiamo questo da una Gioconda in copertina, ci hanno definito ‘sovversivi nostalgici’ e crediamo sia una definizione azzeccata.
Si tratta di un disco politico? Se sì, in che modo?
No, la politica non ci piace. Potrebbe esserci qualche riferimento socio-politico, ma non ci interessa entrare nel merito.
Prossimo disco?
Sarà il migliore… il cantiere è aperto.
